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La villa in stile 'Scarface' di Walterino Schiavone all'Asl: è tutto pronto | LE FOTO

E' stata danneggiata da incendi ed atti vandalici dopo la confisca

“Mancano solamente le suppellettili ma l’Asl ha già avviato tutto l’iter per l’acquisto. Credo che tra qualche settimana finalmente si possa ridonare alla cittadinanza la villa confiscata a Walter Schiavone”. Parola, e promessa, del sindaco di Casal di Principe Renato Natale. L’immobile in questione è quello costruito in seguito al film ‘Scarface’ con il boss che voleva a tutti i costi ripercorrere le gesta di Tony Montana.

Quella sua casa oggi è di proprietà del Comune di Casal di Principe ma, nonostante l’inaugurazione di due anni fa (era gennaio 2017), è praticamente vuota da mesi. Eppure oggi dovrebbe essere un centro per il recupero della salute mentale e quindi ospitare decine di persone ogni giorno solo che per la mancanza di alcune documentazioni (come il collaudo dell’immobile) i cancelli all’ingresso sono ancora completamente sbarrati.

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“Il Comune ha ottenuto tutte le certificazioni dall’Università e finalmente siamo arrivati ad un punto di svolta. L’Asl potrà iniziare ad operare sul nostro territorio”. L’iter è stato lunghissimo: nella villa con piscina costituita da tre piani fuori terra e cantinato e superficie lorda di 813 mq nascerà appunto un centro per il recupero della salute mentale. In passato subito dopo la confisca definitiva e la consegna al Comune è stata devastata da un incendio e diversi atti vandalici.

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Per questo immobile è stato concesso un duplice finanziamento dalla Regione Campania di circa 2 milioni di euro di cui 300mila euro gestiti da Agrorinasce e i restanti 1,68 milioni di euro (fondi PAS) a seguito della stipula di un accordo di programma che ha visto coinvolti l’Università di Napoli, in qualità di stazione appaltante, la Facoltà di Architettura - Dipartimento di Cultura del Progetto, in qualità di progettista e direttore dei lavori, Agrorinasce e Asl Caserta in qualità di beneficiari e soggetti gestori del progetto. Il ruolo di Agrorinasce sarà quello di collaborare nella gestione del bene confiscato alla camorra che sarà quindi a breve assegnato definitivamente all’Asl per le attività di riabilitazione di pazienti psichiatrici e il trasferimento degli uffici del Centro di Salute Mentale.

In particolare Agrorinasce dovrà verificare il lavoro svolto dall’Asl per le attività socio-sanitarie e per i rapporti con le organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio e che collaboreranno nella gestione dei servizi di riabilitazione dell'utente affetto da disagio mentale.

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