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Attualità Villa di Briano

La villa di o' Ninno diventa un centro dedicato a don Diana

L'immobile di Iovine affidato alla parrocchia per trasformarlo in un polo culturale e sociale

Dopo anni di abbandono e di incuria ecco il provvedimento della giunta comunale per ridare dignità all'unico bene confiscato alla camorra sul territorio comunale di Villa di Briano, quello confiscato al boss Antonio Iovine.

La villa costituita da un seminterrato, primo e secondo piano oltre che giardino sita in via Pico della Mirandola è stata infatti affidata alla Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo di Villa di Briano e quindi al parroco Don Giuseppe Sagliano. Nella ex casa del camorrista Antonio Iovine alias o’ ninno, oggi collaboratore di giustizia, l’intonaco fino ad oggi cadeva a pezzi, la muffa stava divorando muri e scale.

La confisca è del 2009, l’anno dopo Iovine fu arrestato in una traversa di via Cavour a soli un paio di chilometri da quella casa. Ora è solo una villa di piante di 850 metri quadri, di tre piani con un giardino terrazzato che circonda l’immobile, visibile da diversi lati. Don Giuseppe Sagliano ha intenzione di trasformare questa villa in un Centro culturale e Sociale da dedicare a Don Giuseppe Diana, in occasione del 25° anniversario della sua uccisione per mano della camorra.

Il parroco ha anche deciso, dopo l'assegnazione, di provvedere a proprie spese alla realizzazione dell'archivio comunale che sarà realizzato nel cantinato della casa confiscata. E quindi la villa sarà aperta a tutte le associazioni del territorio come centro polivalente e per finalità sociali. L'assegnazione durerà per dieci anni, e quindi fino al 2028.

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