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Vertenza bufale, primo dietrofront di De Luca. Chiesta commissione d'inchiesta in Regione

La decisione di aprire all'ingresso di nuovi vitelli nelle zone cluster accolta con favore dagli allevatori

“La nostra battaglia al fianco degli allenatori del Casertano sta dando i suoi frutti, rimuovendo finalmente le resistenze ingiustificate di un governatore che, pur di non ammettere il fallimento di scelte disastrose, si è reso protagonista per anni di una mattanza di capi bufalini sani e di una crisi di un comparto di eccellenza. Alla luce dell’accoglimento della petizione che abbiamo presentato a Bruxelles con i referenti del Coordinamento Tutela patrimonio bufalino, a epilogo di anni di battaglie e iniziative che abbiamo portato in Europa alla testa di tutte le associazioni di categoria, si è registrato il primo dietro front di Vincenzo De Luca e della sua giunta. L’apertura di alcune modifiche a una strategia di eradicazione della brucellosi e della tbc bufalina che, ad oggi, ha portato all’abbattimento di centinaia di migliaia di capi sani, è solo il primo risultato. Ora dalla giunta regionale ci aspettiamo una revisione totale di piano che ha messo in ginocchio un intero comparto”. Lo dichiara l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale, Piernicola Pedicini.

“Nell’ultima delibera firmata dalla struttura commissariale - sottolinea Pedicini - leggiamo che si apre alla possibilità di “rivisitare alcune disposizioni al fine di bilanciare le esigenze di natura sanitaria con quelle, legittime e condivisibili, degli allevatori”. Un mea culpa tardivo, ma comunque importante. Alle bufale abbattute inutilmente, non vanno dimenticate le centinaia di aziende costrette a chiudere i battenti e le migliaia di posti di lavoro persi. Ora la Regione Campania decida, una volta per tutte, di adeguarsi alla lettera alle direttive europee, che in passato avevano già fatto registrare risultati efficaci nel contrasto all’epidemia”. 

Intanto, è stata depositata richiesta in Regione per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla mattanza delle bufale. Lo riferisce la consigliera Maria Muscarà. "Ora il Consiglio dovrà avere il coraggio di dire no ufficialmente - si legge in una nota - De Luca è il colpevole rispetto a queste scelte ma non è il solo, la maggioranza tace compresi i consiglieri casertani. Sono la prima firmataria di questa richiesta, in quanto mi espongo in prima linea ormai da anni; ho richiesto una commissione d’inchiesta già nel maggio 2022 senza mai aver ricevuto risposta, finalmente ho trovato altri colleghi pronti a portare avanti questa battaglia in difesa delle bufale, ma soprattutto degli agricoltori - continua il consigliere Muscarà – una “Commissione di Inchiesta per la tutela della bufala mediterranea italiana della Campania, della produzione del latte, e della Mozzarella MBC-DOP e non Dop" è l’unica speranza per fermare la mattanza delle Bufale. Un dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, esperto in questa materia, ha dichiarato che il piano di eradicazione della Brucellosi, così come fatto da De luca sulle Bufale casertane è un fallimento e che di fatto bastano pochi strumenti efficaci per controllarla. Vogliono distruggere un’eccellenza campana nel mondo, senza una reale motivazione e soprattutto progettualità scientifica”.
 

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