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Venti posti letto in più al Covid Hospital di Maddaloni

Russo fa il punto dell'emergenza e rilancia sul Dea di Piedimonte: "Ospedale con potenzialità straordinarie"

Il Dea di I Livello di Piedimonte Matese ma anche la nuova emergenza coronavirus, legata ai contagi dei rientri dalle vacanze, che ha reso necessario l'incremento dei posti letto all'Ospedale di Maddaloni. Sono questi gli argomenti toccati dal direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo nel corso di un suo intervento in Regione per fare chiarezza sulla delibera con cui l'Ave Gratia Plena è stato 'promosso'.

"Ospedale era solo declassificato"

"E' opportuno fare una puntualizzazione precisa - ha spiegato Russo - Fin dall'inizio del mandato come direttore generale dell'Asl di Caserta c'è stata la nostra attenzione all'ospedale di Piedimonte Matese. Ospedale che ha sempre presentato potenzialità straordinarie ma che era stato solo declassificato". Per Russo l'Ave Gratia Plena "già presenta tutte le unità operative fondamentali per essere definito Dea di I Livello". 

Russo ha poi parlato della domanda in un territorio difficile da un punto di vista geografico e con una popolazione di circa 100mila abitanti, molti dei quali anziani. Di qui la valutazione che ha tenuto "conto dell'offerta territoriale, cioè delle dinamiche epidemiologiche e sociodemografiche che abbiamo su quel territorio" che quindi ha "necessità di un supporto che garantisca una domanda di emergenza che può nascere sul territorio". In questa logica ci sono stati una serie di interventi strutturali in modo da "arricchire le unità operative che si rendono necessarie".

Emergenza Covid: "Logica multidisciplinare"

Sull'emergenza coronavirus "siamo stati i primi ad afferrare il concetto che la patologia da Coronavirus andava affrontata con una logica multidisciplinare - spiega Russo - Abbiamo creato 3 team Covid: Grazzanise, Caserta e Piedimonte Matese. Praticamente abbiamo messo in atto con una medicina d'iniziativa la presa in carico di patologie a basso impatto e pauci sintomatologiche per poter verificare costantemente se ci fossero complicanze e trasferire i pazienti al Covid Center di Maddaloni, un gioiello della nostra provincia". 

Altri 20 posti letto al Covid Hospital

"Dalla prossima settimana avremo una potenzialità di offerta di 85 posti letto, oggi sono 65, 50 ordinari trasformabili in subintensiva e 15 di terapia intensiva - aggiunge Russo che sottolinea - Siamo uno dei pochissimi ospedali in Italia che affronta le patologie infettive con tutte le stanze a pressione negativa, cioè il virus sta dentro e non esce da quella stanza. Abbiamo adottato la logica della compartimentazione. Non a caso è l'unico ospedale della Campania dove non ci sono stati contagi tra il personale. L'unico che si è verificato era in ferie e lo ha contratto fuori dai nostri ambienti". 

La nuova ondata

Sulla nuova ondata Russo non si sbilancia. "Stiamo registrando una recrudescenza dei casi legati alla fase di rientro dalle vacanze: si tratta di persone sotto i 40 anni - ha spiegato - La nostra preoccupazione è che possano diffondere i contagi sulle fasce più deboli. Fortunatamente stiamo facendo da argine con i team Covid, ricostruendo la catena dei contatti. E' questa la sfida". 

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