La Venere di Sinuessa 'torna a casa' per l'estate

La Venere di Sinuessa torna nella sua città per essere ospitata nel palazzo ducale di corso Umberto a Mondragone. È l’esposizione dell’antica scultura dell’età classica l’evento principale di "Calice di Stelle", la manifestazione in programma in contemporanea con decine di altre città italiane del vino. La scultura è giunta dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove è custodita, ed ha trovato un posto d’onore nelle sale del museo civico Biagio Greco, da poco trasferito nel palazzo ducale, complesso in stile vanvitelliano in parte restaurato e aperto al pubblico da maggio.

Due simboli della cultura, dell’identità e della storia di Mondragone si uniranno nella magia di una notte di mezza estate. Il pubblico potrà visitare il palazzo e vedere la statua grazie ad un’apertura straordinaria del museo civico per tutta la notte.

La Venere, assicurata per un valore di tre milioni di euro, dovrebbe restare in città almeno fino alla fine di settembre. Il ritorno è stato voluto dall’amministrazione comunale e si può considerare l’evento più importante e atteso dell’estate. La scultura fu ritrovata nella zona dell’Incaldana, nell’area archeologica dell’antica Sinuessa, nel corso dei lavori di impianto di una vigna.

"L’esposizione della Venere è un momento di notevole impatto e significato. Si inquadra in una serie di iniziative finalizzate a rilanciare la centralità del museo civico e delle campagne di scavo condotte sotto la direzione scientifica dei suoi responsabili. Si tratta di un incubatore culturale di grande valore e di un elemento imprescindibile per un’offerta turistica competitiva. Un ottimo volano per l’economia della città", spiega il sindaco Francesco Lavanga. Il quale poi chiarisce come "l’obiettivo di più ampio respiro è il recupero di quelle che sono le nostre radici storiche per accrescere in tutti noi un concetto di identità civica e di appartenenza territoriale che da qualche tempo Mondragone sembra aver smarrito".