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Sindaco indagato, l’opposizione: “Saremo parte civile nel processo”

La decisione in caso di rinvio a giudizio di Velardi, nel mirino per le firme false di una sua lista

I consiglieri di opposizione si costituiranno parte civile nell’eventuale processo nei confronti di Antonello Velardi, il sindaco di Marcianise indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sulle circa 100 firme false presentate a corredo di una lista in suo sostegno, ma che non sarebbero state apposte dai cittadini in prima persona. 

Ad annunciarlo sono Dario Abbate e i rappresentati delle liste di opposizione al primo cittadino, che nelle prossime settimane saprà se i magistrati Vincenzo Quaranta e Alessandro Di Vico, che hanno curato l’indagine, decideranno per il suo rinvio a giudizio.

Abbate e l’opposizione parlano di “reati issimi quali la falsificazione di oltre 200 firme di sottoscrizione di ignari cittadini che giammai gli avrebbero dato fiducia. Per nostra fortuna noi, i veri truffati, le vittime dei reati di questi delinquenti, potremo farlo”.

Ma l’ex candidato sindaco guarda oltre, annunciando che con i soldi che otterrà dal risarcimento danni “aiuteremo numerose famiglie bisognose, molte delle quali rimaste senza un’abitazione, abbandonate a se stesse da chi, truccando le carte, ha inteso solo praticare il suo Illegale cinismo”.

Intanto nella giornata di sabato il sindaco era tornato sulla vicenda, avanzando l’ipotesi di una “manina”, un complotto, contro di lui: Risponderò alle ipotesi di accusa a mio carico nelle sedi giuste - aveva spiegato il sindaco - ma soprattutto vorrò capire e verificare chi aveva interesse a sabotarmi. Mi ritengo danneggiato ed intendo con forza sapere chi ha voluto danneggiarmi e in combutta con chi. Insomma, voglio capire di chi è quella manina”.

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