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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Velardi show sui rifiuti: "Marino ha già fallito a Caserta". Bordate a Mirra, Oliviero e Zinzi

Il sindaco di Marcianise accusa i colleghi per la gestione rifiuti dopo l'incendio al Cdr di Santa Maria Capua Vetere

E’ un Antonello Velardi a ruota libera quello che è intervenuto direttamente dalla casa comunale di Marcianise sulla questione rifiuti, dopo che in una sola settimana sono andati a fuoco due impianti della provincia, quello della Lea a Marcianise e il Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Il primo cittadino non risparmia nessuno: sindaci, Provincia, Regione, Ato rifiuti e persino il vice premier Di Maio. “Mi sono reso conto che la situazione rifiuti in provincia di Caserta è irrisolvibile – spiega Velardi - perché non la vogliono risolvere, preferiscono fare le chiacchiere. Non c’è una volontà politica di cambiare, io ci ho provato ma sono stato messo da parte”.

La polemica sull’Ato rifiuti

Il riferimento è alle sue dimissioni da presidente dell’Ato rifiuti, l’organismo che si occupa della gestione del ciclo rifiuti per la provincia di Caserta. Velardi lasciò la carica dopo la nomina di Agostino Sorà a direttore generale. “Non mi hanno fatto nominare un direttore di discontinuità rispetto al passato. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra ha guidato una rivolta contro di me fino a nominare direttore generale Sorà, che con i rifiuti ha molta dimestichezza interessandosene in modo sbagliato”.

Le bordate contro sindaci e consiglieri regionali

Poi non sono mancati gli attacchi ai colleghi amministratori, in primis il suo successore all’Ato Carlo Marino, sindaco di Caserta. “Marino è mio amico – polemizza Velardi - ma è anche molto discusso come sindaco di Caserta, spero che come presidente Ato saprà essere migliore rispetto a sé stesso come sindaco. Lì dove ha fallito nella gestione dell’amministrazione della città di Caserta riuscirà a riscattarsi come presidente Ato, altrimenti se ne vada”.

Non mancano le accuse anche nei confronti di Mirra, che in queste ore sta vivendo da sindaco il disastro ambientale del Cdr. “Dice una cosa e poi ne fa un’altra. Un’ambiguità che non dovrebbe avere un amministratore, il sindaco non ha avuto il coraggio della discontinuità nella gestione dell’Ato di Caserta”.

Si passa poi ai consiglieri regionali, a sinistra come a destra. Nel mirino finiscono infatti il Pd Gennaro Oliviero e l’ex Forza Italia Gianpiero Zinzi. Il primo, presidente della commissione Ambiente della Regione, viene definito infatti un “vecchio arnese della politica, al centro di molte attività. Si mettesse da parte e non combinasse altri guai”. Il secondo, presidente della commissione Terra dei Fuochi, sconta l’appartenenza “a una dinasty familiare che con i rifiuti ha dimestichezza, loro conoscono infatti molti imprenditori del settore. L’onorevole Zinzi interviene in modo sporadico perché teme che qualcuno gli rinfacci il ruolo della sua famiglia”. Una chiosa arriva anche sul vice premier Luigi Di Maio, che ha promesso proprio oggi un intervento del Governo con un Consiglio dei Ministri a Caserta e un “risarcimento per il popolo della Terra dei Fuochi”. “Non abbiamo bisogno del Consiglio dei Ministri, non servono altre riunioni – ha replicato Velardi - abbiamo bisogno di persone che vogliono risolvere questione”.

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