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"Mi prendono a calci e mi mandano a casa". Il sindaco torna ad attaccare

Velardi si scaglia contro il Pd, che si appresta a bocciare il bilancio, e traccia un bilancio in 20 punti

Si toglie gli ultimi sassolini dalle scarpe Antonello Velardi, il sindaco di Marcianise che mercoledì dirà molto probabilmente addio alla fascia tricolore dopo l’annuncio del Pd, reso pubblico anche da un manifesto, di non votare il bilancio mettendo così fine all’amministrazione Velardi.

Il sindaco in un lungo post elenca 20 punti delle opere realizzate, “senza sprecare soldi pubblici, anzi usando le casse del Comune come se fossero quelle delle nostre famiglie. Sono orgogliose di non aver gravato sulle casse del Comune neanche per un caffè. Ho finanche comprato le penne, le risme di carte, le bottiglie d'acqua. Ci sono amministratori del passato che avevano usato i telefoni del Comune con bollette che sono arrivate a migliaia di euro al mese”.

Non manca, ovviamente, la stoccata ai suoi prossimi ex compagni di maggioranza, il Pd: “Abbiamo fatto tutte queste cose, perciò mi prendono a calci e mi mandano a casa. Ma di ciò io sono orgoglioso. Non avevano capito con chi avevano a che fare, pensavano che avrei fatto il coperchio sul water. Sono e resto non manovrabile, su di me hanno sbagliato a fare i conti”.

Il bilancio del sindaco

Il bilancio dei tre anni di amministrazione Velardi vengono riassunti dal sindaco in 20 punti: “Abbiamo liberato tutti gli edifici comunali - e sono molti, pensate alle scuole e al velodromo - occupati abusivamente da soggetti cui tutti noi pagavamo anche acqua, luce e gas. Occupati abusivamente da decine di anni, senza che nessuno avesse mai mosso un dito. Abbiamo abbattuto una casa costruita (abusivamente, ovvio) su un marciapiede, cioè su un bene pubblico. Credo unico caso in Italia. Abbiamo liberato tutti i terreni del Comune che erano stati dati in uso a soggetti che non ne avevano titolo. Cioè se li erano presi e li avevano usati per fini propri senza che nessuno alzasse un dito. E posso assicurare che non sono soggetti che normalmente non giocano a golf ma fanno ben altro. Abbiamo rimesso ordine su tutti i terreni ad uso agricolo, di proprietà del Comune, usati non dai contadini. Quasi nessuno pagava il relativo canone. Una vergogna. Li abbiamo restituiti ai marcianisani. Abbiamo cambiato completamente volto al cimitero. Ora è davvero un cimitero. Abbiamo eliminato tutti gli abusi. Stiamo adesso introducendo l'anagrafe cimiteriale, nel senso che ad ogni loculo corrisponderà finalmente una salma e una sola. Abbiamo stroncato ogni tentativo di compravendita dei loculi, nel passato questa era una regola. Abbiamo lavorato per rilanciare l'ospedale che diventerà presto uno dei più importanti nosocomi della Campania. Sta già cambiando volto. Sarà dotato di nuovi reparti e sarà finalmente completato. Abbiamo lavorato per cambiare volto alla stazione ferroviaria. I miei predecessori l'avevano soltanto annunciato, noi l'abbiamo fatto. La stazione sta diventando una stazione vera, moderna, funzionale. Abbiamo definitivamente chiuso la questione con l'Interporto che si trascinava da tempo, da lunghi anni. Il Comune ha incassato tre milioni di euro, finora l'Interporto non aveva sborsato neanche una lira. Abbiamo chiesto, preteso, ottenuto che Marcianise fosse una città pulita. Una delle città più pulite della Campania. Potevamo chiedere posti di lavoro, come hanno fatto nel passato: noi abbiamo chiesto un servizio più efficiente. Abbiamo rivoluzionato il settore dei servizi sociali. Sono stati attivati tutti i servizi, e di ciò sono molto orgoglioso. Abbiamo finalmente messo in riga le case famiglia seguendo passo passo tutti i giovani ospiti. Ragazzi e bambini che vivono in un contesto molto difficile, abbandonati da tutti. La politica degli ultimi anni li aveva solo sfruttati, noi abbiamo preteso che fossero trattati da persone. Da persone, da esseri umani! Abbiamo rivoluzionato il settore dei lavori pubblici, recuperando fondi che la cialtronaggione della burocrazia e della politica aveva fatto disperdere. Verrà rifatta la rete fognaria, verranno sistemate numerose strade cittadine. Abbiamo riportato l'università a Marcianise dopo che i miei predecessori avevano fatto sì che scappasse. Abbiamo aperto un conservatorio, per l'anno prossimo si annuncia il boom delle iscrizioni. Siamo pesantemente intervenuti nel settore dell'ambiente, monitorando e chiudendo tutte le aziende inquinanti. Non era mai accaduto prima. Mai. Abbiamo promosso iniziative culturali e sportive di tutti i tipi. Ne cito una per tutte: il Carnevale che ha avuto come direttore artistico Eugenio Bennato. Abbiamo dato impulso a tutti gli atti per approvare il piano regolatore, il piano del commercio, il piano traffico, il piano a favore dei disabili. Su questo versante, abbiamo recuperato almeno vent'anni di ritardo. Abbiamo aperto tutti gli spazi verdi cittadini, completamente abbandonati. Tutti. Ripeto: tutti. Abbiamo messo fine a tutti gli imbrogli per lucrare sulle spalle del Comune. Penso alle richieste di risarcimento danni, crollate negli ultimi anni grazie ad una nostra azione di controllo feroce. Ciò ci ha comportato risparmi clamorosi. Abbiamo rimesso mano alle finanze del Comune. In un solo anno abbiamo riportato il bilancio comunale sulla retta via, uscendo dal predissesto. Con i fatti, non con le chiacchiere. Siamo tra i pochissimi Comuni ad aver evitato il dissesto, eliminando appunto il predissesto. Siamo stati rigorosissimi. Abbiamo avviato finalmente un'interlocuzione con le aziende operanti nella nostra area industriale e commerciale. A tutte le aziende non abbiamo chiesto un posto di lavoro, neanche un posto. Abbiamo chiesto semplicemente che fosse utilizzata manodopera marcianisana. Abbiamo favorito l'apertura di numerosi esercizi commerciali. Nelle altre città i negozi chiudevano, a Marcianise aprivano. Abbiamo completamente cambiato la macchina comunale, rendendola molto più efficiente. Abbiamo preso a calci tutti i burocrati comunali cialtroni. E qui casca l'asino. Dirigenti e funzionari comunali si sono ribellati, partecipando nell'ultimo periodo non solo al dibattito politico, ma orientandolo con atteggiamenti peraltro vietati dalla legge. Questa intromissione, gravissima, è avvenuta per lunghi anni a Marcianise nel passato, noi l'abbiamo bloccata. Ma nell'ultimo periodo è tornata di moda perché certi signori della politica hanno voluto fare asse con questi imbecilli che credevano e credono di essere i padroni della città”.

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