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Maggioranza risicata per il voto in aula sulla maxi variazione di bilancio

Faccia a faccia prima dell'approvazione della delibera che ha fatto storcere il naso ai revisori

Maggioranza ridotta al lumicino (ma anche l'opposizione non è stata da meno...) per quello che dovrebbe essere stato l'ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva a Caserta. In aula il centrosinistra di Carlo Marino si è ritrovato con soli 11 consiglieri al momento del voto sulla variazione di bilancio da circa 3 milioni di euro che tante riflessioni ha aperto in seno agli amministratori dopo la nota dei revisori dei conti che hanno chiesto chiarimenti sulla tenuta dei conti soprattutto per quel che concerne il contenzioso (col taglio di circa un milione di euro previsto nel bilancio).

Al punto che è stata necessaria una pausa prima del voto, chiesta dal consigliere Antonio Di Lella che si è sfogato coi colleghi del Partito democratico: "Non è possibile essere in 11 su un argomento così delicato" chiedendo lo stop dei lavori prima di votare.

Al rientro in aula, dopo un faccia a faccia nella sala giunta, si è visto qualche consigliere in più (un paio) ed alla fine la variazione da circa tre milioni di euro è stata votata (in caso contrario sarebbe risultata nulla), in seguito all'intervento del segretario comunale Salvatore Massi che ha giustificato, dal vivo (vista anche l'assenza dell'assessore alle Finanze Federico Pica), la scelta di tagliare la somma a disposizione del contenzioso per il 2019 che aveva già anticipato per iscritto.

Contro la delibera si sono schierati Francesco Apperti di Speranza per Caserta e Roberto Desiderio che hanno contestato come tale variazione di bilancio, così corposa, sia stata adottata senza attendere le prescrizioni che dovrebbero arrivare dal Ministero dell'Interno sul bilancio stabilmente riequilibrato. Si e' allontanato al momento del voto anhe il consigliere di maggioranza Mario Russo che ha espresso qualche perplessità sulla delibera.

Nel corso del consiglio comunale (che ha ricordato la piccola Ginevra, la bambina uccisa dal papà di Caserta) sono state discusse anche le interrogazioni relative ai ritardi del lavori per lo stadio Pinto per le Universiadi, sulle telecamere installate nelle frazioni ed anche sull'appalto rifiuti ancora gestito dalla Ecocar in attesa della nuova gara.

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