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Assunzioni e nuova organizzazione: la Uil chiede un incontro al manager Asl

Di Lucia e Vitale: “Paghiamo ancora lo scotto dei 500 posti letto del Policlinico…”

Un incontro immediato per far fronte alle nuove e diverse esigenze della sanità casertana. E’ la richiesta indirizzata dalla Uil al direttore generale dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo.

“La lunga fase di commissariamento della Sanità Campana ha provocato, come è ampiamente noto, una gravissima carenza di personale per il blocco delle assunzioni e tagli ai Servizi Sanitari” spiegano il segretario territoriale della Sanità Di Lucia ed il segretario generale Vitale. “A questa situazione di oggettiva difficoltà, si è aggiunta la pandemia da Covid 19 che ha inferto un altro duro colpo al Servizio Ospedaliero, di cui una parte del già carente numero di posti letto in dotazione è stato destinato all’accoglienza e assistenza dei cittadini contagiati".

Tutto il sistema, secondo i due rappresentanti della Uil, “è andato evidentemente in grande difficoltà, pur riuscendo ad opporre, con grande fatica e tanti sacrifici da parte degli operatori, sanitari e non, un argine alla pandemia. Giocoforza, come peraltro riconosciuto da più parti, la gestione e cura delle patologie acute e croniche da parte degli ospedali ha subito una riduzione, con conseguenze negative sui cittadini, la cui portata, se è ancora da definire in numeri assoluti, è apparsa in tutta la sua drammaticità durante tutta la fase pandemica, ancora in corso seppur con numeri ridotti e in fase di attenta gestione”.

Il quadro attuale del Servizio Sanitario Campano, secondo i sindacalisti, presenta una triplice criticità: “La carenza di personale, mitigata in parte, nell’attualità, dalle assunzioni a tempo determinato essenzialmente rivolte a fronteggiare la pandemia ed assicurare il piano vaccinale; la ridotta capacità di risposta alle patologie acute e croniche; un assetto organizzativo ospedaliero impossibilitato a fronteggiare adeguatamente il bisogno dei cittadini, sia per la carenza di personale summenzionata, sia per una dotazione di post letto ridotta. Questi elementi di criticità nel SSR sono presenti, ancora di più, nel territorio Casertano, costretto a sopportare i lunghi ritardi nella costruzione del Policlinico che priva il sistema ospedaliero provinciale di ulteriori 500 posti letto. Non sfugge di certo che occorre porre in essere misure di potenziamento dei posti letto ospedalieri attivi, previa analisi dei bisogni, attivando le specialità effettivamente necessarie, anche in relazione alla necessità di ridurre la mobilità extraregionale. La pandemia ha dimostrato, tra l’altro, che c’è bisogno di potenziare ed adeguare il Servizio Sanitario alle esigenze emergenti, particolarmente nel campo delle malattie infettive e contagiose. Il Governo Nazionale ha preso atto della situazione drammatica in cui versa la Sanità e stanzia cospicui fondi per una riforma profonda del SSN: la politica dei tagli del passato, seppur imposta da esigenze di bilancio, ha dimostrato che non può valere in Sanità”.

La UIL FPL Territoriale di Caserta, per tutto questo, “ritiene che siano maturi i tempi per allestire una proposta di Piano Sanitario Provinciale con il coinvolgimento di quanti, sia nel campo istituzionale sia nel campo sociale, sono chiamati a dare un contributo”.

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