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Brucellosi, l'ufficio legislativo boccia il piano regionale. "Ora De Luca deve decidere"

Fabbris: "Ha ancora tutto il tempo, ora, per decidere: di chi si fida?"

“L’Ufficio Legislativo della Regione Campania ha bocciato il piano di eradicazione della BRC e della TBC Bufalina”. L’annuncio arriva dal coordinamento degli allevatori casertani che da mesi stanno portando avanti una battaglia per bloccare il piano varato dall’assessore regionale Nicola Caputo, con l’avallo del presidente della Regione Vincenzo De Luca.

“E’ un giudizio impietoso quello dell’Ufficio Legislativo della Regione che elenca puntualmente alcuni dei principali elementi di illegittimità del provvedimento. E’ un documento impressionante che, nei fatti, affronta alcune delle criticità messe in evidenza da molto tempo dal Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino assumendone le tesi” si legge in una nota. “Se, pure, si sofferma solo su alcune delle criticità che riguardano il Piano, è un giudizio impietoso che coincide con molte delle tesi del Movimento Salviamo le Bufale e dei suoi Tecnici, finendo per bollare come “illegittimo il Piano” e “irragionevoli molte sue parti” sia nel merito, sia nel metodo e sia per non aver recepito le regole comunitarie e le leggi nazionali. Tesi, quelle della DG legislativa della Regione, che coincidono anche con gran parte dei contenuti proposti nel ricorso al TAR dalle Associazioni del Coordinamento e da diverse aziende allevatrici e che mettono una pietra tombale su quanto finora messo in campo dalla Regione Campania".

Il portavoce del Coordinamento Unitario Gianni Fabbris aggiunge: “Forse adesso si spiega anche meglio il perché l’altro giorno la Giunta regionale della Campania non si è presentata alla convocazione delle Commissioni del Consiglio regionale per esaminare il Piano. Cosa avrebbe dovuto dire se non prendere atto del suo fallimento? Nel momento in cui sostiene che adesso il compito di affrontare la questione è del Commissario Luigi Cortellessa e non più di sua competenza come può spiegare al Generale (ed agli allevatori) di aver prodotto un piano illegittimo e illogico? Come può non riconoscere (dopo che il suo stesso Ufficio Legislativo lo certifica) che ci sono tutti gli elementi giuridici perché il TAR lo bocci? Cosa dovrà attuare il Commissario Cortellessa, un piano illegittimo?”. Ed aggiunge: “Abbiamo annunciato una nostra forte iniziativa rivolta a chiedere alla politica ed alle istituzioni quella ragionevolezza che fin qui non abbiamo ancora registrato. Vincenzo De Luca ha ancora tutto il tempo, ora, per decidere: di chi si fida? Dei tecnici che finora hanno ispirato un piano illegittimo e illogico o dei tecnici che bocciano il Piano? Chi ascolterà il presidente De Luca? Le sirene che vengono dall’Istituto Zooprofilattico Mediterraneo che ritiene intoccabile un Piano fallimentare nei numeri, pericoloso socialmente e ambientalmente, che sta nei fatti amplificando i problemi della BRC e della TBC bufalina o la voce dei suoi legali dell’Ufficio Regionale? E cosa farà a questo punto il Consiglio Regionale?”.

In ogni caso il 21 luglio gli allevatori lo chiederanno a gran voce a Napoli portando i propri trattori, arrivando in presidio a Santa Lucia e chiedendo di incontrare direttamente il Presidente De Luca e i Capigruppo al Consiglio regionale. Lo chiederanno anche a Roma il 28 luglio nella Sala del Parlamento Europeo ai Parlamentari nazionali ed europei.

Il 29 luglio tireranno le somme e, se non ci saranno risposte, sarà un’altra storia.

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