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Tritarifiuti domestici da smontare, il dirigente "scavalca" il Consiglio e cancella gli sconti

Gli impianti dovranno essere rimossi e consegnati nelle isole ecologiche. Abolite le riduzioni sulla tassa rifiuti

Tritarifiuti da smontare e niente più sconti sulla tassa rifiuti per i proprietari. Ha dell'incredibile il manifesto pubblicato in alcune strade casertane a firma del dirigente comunale Franco Biondi con cui si avvisa la cittadinanza che "l'ente d'ambito Ato2 Napoli Volturno gestore del servizio idrico ha comunicato che l'impianto di depurazione tributario non ha alcuna possibilità di trattare rifiuti alimentari anche se in uscita da apparecchi dissipatori".

Per questo "non è consentito alcun utilizzo di dissipatori per lo smaltimento di rifiuti organici e non, nella pubblica fognatura". Alla luce della disposizione "a partire dal 1 gennaio 2019 tutti i dissipatori o tritarifiuti dovranno essere smontati e consegnati ad uno dei 3 centri comunali di raccolta che consegneranno apposita ricevuta". Un vero e proprio danno per i tanti cittadini che si sono dotati dei dispositivi, a proprie spese, per tritare i rifiuti in casa e risparmiare sulla Tarsu.

Danno a cui si aggiunge la beffa. Gli sconti, infatti, non ci saranno più. Una vera e propria "fuga in avanti" da parte del dirigente visto che la richiesta di sconti è regolamentata e modifiche in tal senso possono arrivare solo dal Consiglio Comunale che è stato, quindi, scavalcato.

A partire dal 1 giugno, infine, "verranno effettuati controlli per verificare l'avvenuto smaltimento dei dissipatori e/o tritarifiuti". 

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