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'Torrone dei morti': ecco perché si mangia in questi giorni e porta questo nome

Un rituale presente quasi in tutte le famiglie: dopo il pranzo del 1 e del 2 novembre si condivide un pezzetto di torrone

In questi giorni, soffermandoci a guardare le vetrine dei bar e delle pasticcerie, ci è capitato sicuramente di imbaterci in coloratissimi pezzi di torrone morbido. Stiamo parlando del cosiddetto ‘Torrone dei morti’, una specialità tutta campana, una vera e propria tradizione dalle origini antiche, che anche a Caserta viene portata sulle tavole nei giorni di Ognissanti e il 2 novembre, quest'ultimo dedicato alla commemorazione dei defunti

Perché si chiama 'Torrone dei morti'?

Se il nome fa un po’ rabbrividire, il suo aspetto, al contrario, è davvero molto invitante, specialmente negli ultimi anni in cui il torrone ci viene proposto nelle più impensabili varietà: cioccolato, caffè, mandorla, fragola, pistacchio, cassata, zuppa inglese, tiramisù, con l’aggiunta di frutta secca o candita. Forse proprio per questo, a differenza del classico torrone, il Torrone dei morti piace un po’ a tutti, soprattutto perché ha una consistenza molto più morbida e cremosa ed è composto per lo più da cioccolato al latte, bianco o fondente, anche se poi lavorato a forma di cassa da morto, più comunemente 'bara'. Ed è proprio per la sua caratteristica che a Napoli viene chiamato murticiello, cioè piccolo morto.

Ma è anche il caso di dire che, alle volte, le tradizioni si intrecciano! L'evoluzione di questa tradizione, in effetti, sembra essere legata in qualche modo a quella anglo-americana di Halloween con il suo "dolcetto o scherzetto, le due feste, infatti, ricorrono a differenza di pochi giorni e sono dedicate al mondo dell'oltretomba. Nell'Enciclopedia Britannica, alla voce 'Giorno dei morti' vi è scritto:

Si tratta di un giorno riservato nella Chiesa Cattolica Romana alla commemorazione dei fedeli defunti. La celebrazione si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa (...) Alcune credenze popolari relative al giorno dei morti sono di origine pagana. Così i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei "vivi".

Stando alle tradizioni campane, proprio in questi giorni, nella stanza più bella della casa veniva preparata in onore del defunto una cena composta da due fette di pane, un pizzico di sale, del limone ed un bicchiere d’acqua; relativamente più recente è invece la consuetudine di alcuni bambini che si recavano sulle tombe dei loro defunti e come omaggio lasciavano loro da mangiare un dolcetto, appunto il torrone, quasi come per allietare il viaggio verso l’aldilà e per stigmatizzare in maniera dolce la paura della morte che fa intimamente parte della natura dell’uomo. Per questo, anche oggi, in questi giorni si usa mangiare il Torrone dei morti, a forma di bara e in tutti i gusti.

Dove comprare il Torrone dei morti a Caserta 

Il Torrone dei morti viene venduto quasi in tutti i bar dotati di un laboratorio per dolci e ovviamente in tutte le pasticcerie. Ve ne segnalamo alcune.

Pasticceria Pieretti, Via Luigi Fabricat, 3, 81100 Caserta CE - Telefono0823 304077

Pasticceria F.lli Chirico dal 1996, Via C. Colombo, 31, 81100 Caserta CE - Telefono0823 322611

Cappiello Pasticceria Caffetteria Gelateria, Via Michele Ruta, 24, 81100 Caserta CE - Telefono0823 387378

Pasticceria Mungiguerra, Via G. M. Bosco, 94, 81100 Caserta CE - Telefono0823 356401

Cioccolateria Confetteria Sgambato, Via Napoli, 287, 81027 San Felice a Cancello CE - Telefono0823 753519

Re di Dolci, Via Francesco Cilea, 26, 81100 Caserta CE - Telefono0823 341742  

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