Terreno "occupato" per il cavalcavia, Comune e Rete Ferroviaria condannati
Maxi risarcimento alla proprietaria e acquisizione altrimenti il fondo va restituito
Un maxi risarcimento per la proprietaria di un fondo a Capua su cui è stato realizzato un cavalcavia della linea ferroviaria Carrino - Napoli. E' quanto ha disposto il Tar Campania che ha accolto il ricorso della donna e condannato in solido il Comune di Capua e Rete Ferroviaria Italiana.
La vicenda risale a qualche anno fa quando la ricorrente - comproprietaria per un decimo del terreno - ha impugnato la procedura con la quale è disposto l'esproprio, di fatto avvenuto in maniera irregolare. La donna, infatti, ha lamentato la legittimità del decreto di esproprio con cui, con due diverse delibere mai notificate, R.F.I. avrebbe prorogato l’efficacia temporale della dichiarazione di pubblica utilità.
Per i giudici il Comune di Capua ed Rfi devono restituire il terreno o, al limite, sanare l'acquisizione. Oltre a ciò la proprietaria è stata anche risarcita per il danno patrimoniale, pari al 5% del terreno per ciascun anno di occupazione illegittima.