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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Marcianise

La sanità in difficoltà nella 'Terra dei fuochi': oltre 100mila firme alla petizione dei malati oncologici

L'ex ministro Sergio Costa all'incontro con esperti e medici

Si è tenuto sabato, presso la Chiesa di San Pasquale a Marcianise, il convegno sullo stato di salute della sanità nella “Terra dei Fuochi”, per discutere sulle Strutture inadeguate, sui fondi insufficienti e sul ruolo del Istituzioni, organizzato da una nuova realtà associativa, il "Laboratorio Demos", Laboratorio Politico-Culturale Progressista, che sostiene il progresso in campo sociale, politico ed economico.

Mimmo Rosato, presentando le ottime risorse e grandi potenzialità di Marcianise, ha invitato tutti i cittadini alla partecipazione disinteressata e consapevole, per ottenere grandi risultati, lottando insieme. A sorpresa, la partecipazione di Padre Maurizio Patriciello, che ha sottolineato l'importanza del discernimento : "Bisogna fare attenzione a non sparare nel mucchio, per capire dove sono i buoni".

Preziosa la testimonianza di Teresa Tartaglione, malata oncologica, attivamente impegnata nella lotta, che ha spiegato i motivi della petizione, portata alla presenza dell’ex ministro Sergio Costa; una petizione ha raccolto circa 108.000 firme, e rappresenta l’urlo di chi è stato privato del diritto alla salute (contro la delibera 599). Tale petizione chiede la rettifica, appunto, della delibera per tutti i disagi apportati dal cambiamento dell'erogazione dei tetti di spesa, col budget che si esaurisce in tempi brevissimi. I malati oncologici vengono privati dell'esenzione 048 perché lo Stato non riesce a garantire la sostenibilità delle spese per i malati, i quali non hanno più la possibilità di eseguire follow-up, e sono costretti, oltre ad attendere tempi lunghissimi, a sostenere spese assurde, che non tutti possono permettersi. 

A tal proposito il professor Antonio Giordano, Scienziato, Direttore dello Sbarro Health Research Organization Philadelphia, che ha denunciato diverse volte le criticità del SSN inefficiente, le varie falle, i ritardi, le cure non adeguate, la mancanza di screening, la mancanza di tempestività nelle cure, ha sottolineato, che "le cure vengono fatte a chi può permettersi di farle”. Non esiste un programma di prevenzione, né un programma di limitazione del danno. Si sta assistendo ad un degrado delle strutture ospedaliere ed i medici, anche molto bravi, purtroppo sono pochi e non hanno gli strumenti. 

Il professor Giordano ha enfatizzato il dramma della presenza di metalli pesanti, in queste zone, che favorisce lo sviluppo di patologie tumorali anche in pazienti apparentemente sani, ricordando che ci sono realmente i mezzi, legalmente, politicamente ed economicameente ci sono, per poter arginare, combattere e migliorare la situazione. La via d'uscita politicamente non è possibile fornirla attualmente, ma grazie all'opera portata avanti sono state create tutte le opportunità anche politiche.

Sergio Costa, vice presidente della Camera dei Deputati, ha illustrato la visione unica complessiva della situazione ambientale e delle problematiche sanitarie che prima veniva vista distante anni luce, senza alcun nesso. Veniva negato il rapporto tra le mancate bonifiche delle aree e malattie, mentre oggi è scientificamente dimostrato il contrario. Ci sono 2767 luoghi illegali di gestione di rifiuti e persone che vivono a meno di 100 m lineari da questi luoghi, infatti l'aumento, rispetto alla media, di malattie oncologiche, anche asmatiche, urologiche, ma soprattutto oncologiche, ha dimostrato un nesso. 

Costa ha invitato a diverse riflessioni, tra cui quella sul registro nazionale dei tumori, che dà la misura concreta sui dati statistici, ma che viene aggiornato dopo 5, 10 anni, battendo sul discorso di geolocalizzazione e di prevenzione, proposta dal SSN ogni due, tre anni, a seconda dello screening e soprattutto in età successiva rispetto a quando sarebbe opportuna, perché è necessaria la tempestività in questi casi. Inoltre l'autonomia Regionale è un ostacolo. L’esponente 5 Stelle ha concluso invitando a riflettere sulla questione delle armi, in merito alla quale è stato chiesto in deroga il Patto di Stabilità, il tetto oltre il quale non si può spendere perché si fa deficit pubblico, e per sistemare la Sanità ci vorrebbero 50 miliardi ma si preferisce favorire alcune lobby, invece di favorire i cittadini.

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