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Tasse, raddoppiano i ricorsi: commissione tributaria in tilt

Il rapporto del Mef evidenzia come a Caserta siano stati depositate 3300 cause ma ne sono state definite la metà

Raddoppiano le cause pendenti dinanzi alla commissione tributaria di Caserta. E' quanto emerge dal rapporto sul contenzioso tributario del Mef che analizza i dati al 30 settembre con la pubblicazione del dossier relativo al trimestre luglio-settembre 2020.

Al 1 gennaio 2020 risultavano pendenti 1779 ricorsi. Da gennaio a settembre ne sono stati depositati altri 3300 di cui, però, solo 1517 sono stati definiti mentre 3562 risultano ancora pendenti con una variazione di 1783 in più rispetto ad inizio anno, il 100,22% in termini percentuali. 

In tal senso Caserta è maglia nera in Campania, seguita da Salerno con l'80% di ricorsi pendenti in più, e tra le peggiori in Italia. A livello regionale, cioè il valore medio del lavoro delle altre commissioni tributarie provinciali, sono stati depositati 17793 ricorsi che vanno ad aggiungersi ai 15545 pendenti ad inizio anno. Di questi 10514 sono stati definiti con una variazione dei pendenti di 7279 in più, pari al 46,83%. 

Per quanto riguarda, invece, la commissione tributaria regionale, quella cioè dove vengono impugnati i verdetti delle provinciali, nel 2020 sono stati depositati 5561 ricorsi che vanno a sommarsi ai 9870 già pendenti alla fine del 2019. I ricorsi definiti sono 4540, con una variazione di 1021, il 10%, su un totale di 10891 ricorsi pendenti complessivi. 

A livello nazionale nel periodo luglio-settembre 2020, i ricorsi pervenuti complessivamente nei due gradi di
giudizio sono stati 38.617, in aumento rispetto a quanto registrato all’analogo periodo del 2019 (+17,41%, pari a +5.726 controversie).

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