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Azienda perde la battaglia in tribunale dopo maxi bolletta Tari da 80mila euro

Il Tar respinge il ricorso: aveva chiesto l'annullamento del nuovo regolamento

La Futura Line Industry S.r.l. perde la battaglia avanti al Tar Campania per far annullare la delibera del consiglio comunale di Marcianise relativa all’approvazione del regolamento e delle nuove tariffe per la Tari. La Prima sezione del Tar (presidente Vincenzo Salamone) ha infatti respinto il ricorso presentato dalla società che aveva impugnato gli aumenti decisi dal Comune . In particolare la ricorrente ha ritenuto irreversibile il pregiudizio derivante dall’applicazione del Regolamento Tari per il rischio di fallimento a seguito della notifica dell’avviso di pagamento Tari dell’importo di 79.627 euro per l’anno di imposta 2021.

La società, che ha tre stabilimenti a Marcianise, ha contestato l’approvazione del nuovo regolamento di applicazione della Tari 2021 per la produzione di rifiuti urbani col quale, tramite un adeguamento alle nuove disposizioni normative, ha finito di fatto col ricomprendere gli immobili industriali, nel particolare i capannoni di produzione, nei quali si svolge l’attività produttiva, tra i beni da assoggettare al pagamento del tributi.

I giudici hanno però evidenziato “l’inesistenza di un contrasto tra Regolamento comunale e normativa legislativa di riferimento, poiché l’amministrazione ha classificato le diverse tipologie di rifiuti assegnando a ciascuna di esse un diverso regime impositivo, previa necessaria documentazione a riprova del carattere speciale del rifiuto”. Questo perché è stato comunque prevista una differenziazione per le industrie che producono rifiuti speciali e che lo comunicano al Comune, evidenziano di non produrre rifiuti urbani. Ipotesi, questa, non smentita dalla consulenza dell’azienda.

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