rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità

Scuole aperte, pasticcio nell'ordinanza: "Trattamento diverso per privati e pubblico"

Di Costanzo (Speranza): "L'ordinanza del sindaco è la ciliegina sulla torta di una gestione grottesca"

“L’ordinanza sindacale n.69 del 23 novembre scorso è soltanto la ciliegina sulla torta di una gestione grottesca delle scuole in questo periodo di emergenza pandemica”. E’ quanto afferma in una nota Rosi Di Costanzo, candidata sindaco di Speranza per Caserta.

“La Regione Campania si segnala, e non certo in positivo, come la regione dove le scuole sono state chiuse per più tempo e per tutti gli ordini e gradi, contro ogni evidenza statistica - aggiunge - Tutto questo è niente in confronto alla sconcertante azione del sindaco Marino che, forse malamente consigliato, ha partorito un’ordinanza che ha aumentato il caos e le incertezze. Il dispositivo prevede, infatti, la sospensione, per tutte le scuole pubbliche e private del territorio cittadino, delle attività in presenza fino al 6 dicembre ma consente alle scuole di derogare a patto di fornire al Comune gli esiti dello screening organizzato dalla Regione a metà novembre. Esiti che saranno “valutati” dal Comune per disporre la riapertura, senza specificare né criteri in base al quale avviene questa “valutazione”, né chi è che la effettua. Senza contare - continua Di Costanzo - che la ripresa delle attività è comunque condizionata ad un doppio tampone settimanale per alunni e personale (docente e non docente) i cui risultati sono da spedire al Comune per le valutazioni”.

Ed anche qui la confusione regna sovrana. “Secondo il sindaco Marino - spiega Di Costanzo - i bambini dell’asilo e della prima elementare dovrebbero “tamponarsi” due volte alla settimana per frequentare le scuole. Praticamente, lo stesso protocollo previsto per i calciatori di serie A. In questi giorni molte scuole private, che si sono organizzati o con l’Asl o con laboratori privati, hanno richiesto di aprire le porte ai piccoli. La prima autorizzazione prevede uno screening ‘quindicinale’ per alunni e personale. Stabilito che la lingua italiana è poco soggetta ad interpretazioni, bisettimanale e quindicinale hanno due significati opposti. Cosa significa questa scelta? Le scuole private possono fare 1 controllo una volta ogni 15 giorni mentre le scuole pubbliche devono farli 4 volte in 15 giorni? Insomma - conclude la candidata di Speranza per Caserta - siamo di fronte all’ennesimo capolavoro della giunta Marino, che come sempre agisce in senso opposto ai criteri di trasparenza, equità e vicinanza ai bisogni del cittadino”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole aperte, pasticcio nell'ordinanza: "Trattamento diverso per privati e pubblico"

CasertaNews è in caricamento