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Giulia, la studentessa dal cuore d'oro: col suo gesto potrà salvare la vita di un bambino

Aveva partecipato al test dell'Admo per il piccolo Alex. Dalle analisi la scoperta di una compatibilità per un altro paziente. Lei ha accettato e dopo 4mesi di controlli ha potuto donare il midollo. Il papà a Casertanews: "Difficilmente potrà fare qualcosa che mi renda più orgoglioso..."

Il suo midollo non ha salvato il piccolo Alex, per la cui causa si sono mosse migliaia di persone. Ma Giulia, una giovane studentessa di Caserta, ha compiuto un altro miracolo: regalare la vita ad un altro bambino.

Tutto inizia giusto un anno fa: Alex è un bambino di appena 18 mesi che, a causa di una malattia rara, ha bisogno di un trapianto di midollo in tempi brevi. Per trovare una donatore compatibile vengono organizzati dei punti prelievo in diverse città d'Italia, tra cui anche Caserta. Quel giorno, sotto i porticati del Comune Capoluogo, in piazza Vanvitelli, si presenta anche Giulia, mossa dalla storia di quel bambino che rischia di morire.

Passa qualche settimana ed arriva la notizia che tutti aspettavano: Alex ha trovato un donatore e l'operazione è andata bene. Chiunque ha partecipato all'evento dell'Admo (Associazioni donatori midollo osseo) tirano un sospiro di sollievo. Tra questi c'è anche Giulia, alla quale, però, il destino si è presentato diversamente. Perché qualche mese dopo da quel 28 ottobre 2018, nel mese di maggio, il cellulare di Giulia squilla: la chiamano proprio per il suo midollo. Alex è salvo, ma c'è un altro bambino che ne ha bisogno. E lei è compatibile. 

La studentessa di Caserta si sottopone a decine di esami e controlli clinici, incontra vari medici fin quando, ad un anno di distanza dalla sua donazione per Alex, compie effettivamente un gesto d'amore: dona il suo midollo per salvare un bambino che rischia di morire. "Io non so chi tu sia, non so dove sei, non so come sono fatti i tuoi occhi - ha scritto emozionata su Facebook - ma ti auguro tutto il meglio che possa offrirti questa “nuova vita”. Ti auguro di vivere ogni tipo di emozione, che insieme a te vivrò anche io". 

Felice ed orgoglioso anche il papà Gianfranco che, contattato da Casertanews, ha affermato: "I medici che ci hanno seguito - racconta - si complimentavano con me e la mamma per quello che stava facendo. Ma la scelta, il merito, il coraggio di farlo, è solo suo. Penso che, ora, sarà molto difficile che possa fare qualcosa che mi renda più orgoglioso di lei, più di quello che ha fatto oggi".

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