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Don Antonello: “Niente botti a Capodanno per rispetto delle vittime del Covid”

L'appello del sacerdote della chiesa del Buon Pastore di Caserta ai cittadini: "Il 31 dicembre a mezzanotte riuniamoci in famiglia e preghiamo"

"No ai botti di Capodanno, che siano sostituiti con momenti di preghiera in famiglia". E' l'appello che don Antonello Giannotti, sacerdote della parrocchia del Buon Pastore e direttore della Caritas diocesana di Caserta, ha fatto dall'altare della chiesa nel corso della messa di Natale. "Noi cristiani dobbiamo essere persone diverse - ha sottolineato il parroco casertano - Non dobbiamo conformarci a queste usanze".

Un invito, questo di don Antonello, che può essere inteso certamente come un dovere morale che ognuno è chiamato ad assolvere. Soprattutto quest'anno in cui la pandemia da coronavirus ha messo in ginocchio l'intera provincia di Caserta, quasi inerme di fronte al 'nemico invisibile'. "Il 31 dicembre a mezzanotte riuniamoci in famiglia e recitiamo il Padre Nostro, piuttosto che sparare i botti o i fuochi d'artificio - ha affermato don Antonello Giannotti - Lo dobbiamo fare nel rispetto di chi è morto per il Covid e per mostrare un segno di vicinanza a chi sta ancora soffrendo per il virus".

Sulla questione ora si attende l'ordinanza del sindaco Carlo Marino, che con ogni probabilità vieterà l'utilizzo e la vendita dei tradizionali botti e fuochi d'artificio di Capodanno. Insomma che quest'anno le festività decembrine fossero diverse dagli altri anni lo si era capito fin dall'inizio; ora però è d'obbligo che le vittime del maledetto Covid vengano rispettate da tutti!

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