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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pasti sprecati a mensa, ecco la proposta per non "gettarli"

Il caso arriva in consiglio comunale

Da una recente ricerca condotta dall’Università degli Studi di Bologna, commissionata dal Ministero dell’Ambiente, è emerso che in Italia una delle fonti più consistenti dello spreco alimentare è rappresentato dalle mense scolastiche, in cui quasi un terzo dei piatti preparati per i bambini delle scuole elementari e medie finisce in pattumiera.

Per questo motivo i Consiglieri di Speranza per Caserta Norma Naim e Francesco Apperti, in vista della “Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”, che come ogni anno dal 2014 sarà celebrata il prossimo 5 febbraio, hanno depositato una mozione per impegnare il sindaco Carlo Marino e la giunta comunale a promuovere iniziative finalizzate a contrastare lo spreco alimentare. 

In che modo? Attraverso il riutilizzo dei cibi non consumati nelle mense scolastiche, offrendo la possibilità agli alunni di consumarli direttamente a casa, oppure consegnando i cibi non serviti ad Enti assistenziali, a fini di solidarietà sociale, o ancora il conferimento degli scarti alimentari presso il canile municipale. D’altronde alla fine del 2016 è stata approvata una legge (L. 166/2016) per limitare gli sprechi alimentari, incrementando il recupero e semplificando le procedure di donazione delle eccedenze alimentari, con priorità di destinazione alle persone indigenti.

I consiglieri di Speranza per Caserta auspicano che la proposta sia portata in tempi brevi all’attenzione del consiglio comunale, per procedere già nell’anno scolastico in corso al recupero ed alla redistribuzione del cibo, anche perché ciò comporterebbe una diminuzione della quantità di rifiuti umidi da smaltire, con conseguente riduzione dei costi della raccolta differenziata.

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