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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il Comune ha sostenuto spese postali per 431mila euro

Caserta ottiene una B nella classifica della Fondazione Gazzetta Amministrativa

Nel 2020 le spese postali sostenute dal Comune di Caserta ammontano a 431.442 euro. Emerge dal report elaborato per Adnkronos per la Gazzetta Amministrativa. 

Caserta ha ottenuto una B piazzandosi che le consente di stare in un rating considerato intermedio - quindi con uno scostamento non fuori dal normale - anche se al 103° posto. Secondo le stime Milano, Firenze, Mantova, Cosenza e Macerata sono i capoluoghi di provincia meno 'efficienti' nelle spese postali dell'ente. Tanto da meritare il rating C, il più basso nella speciale classifica. Analizzando la classifica, si scopre che Milano ha speso per questa voce 24.827.494,94 euro, Firenze 7.266.297,43, Cosenza 628.027,38, Macerata 505.494,70, Mantova 391.920,96. Ottengono un rating intermedio nella classifica: Lecce, Trento, Treviso, Vicenza, Venezia, Pavia, Bergamo, Vibo Valentia, Enna, Chieti, Brindisi, Caserta, Bologna, Ragusa, a cui va la B; Trani, Siracusa, Varese, Rovigo, Agrigento, Piacenza, Asti, Lecco, Frosinone, Ancona, Carbonia, Verona con la BB; Cremona, Cuneo, Catanzaro, Alessandria, Udine, Reggio Emilia, Ascoli Piceno, Catania, Nuoro, Avellino, Savona, Urbino che ricevono la BBB. Non comparabile risulta il dato di Foggia.

Il Centro Ricerche della Fondazione ha preso in esame tutti i dati finanziari ufficiali dell'ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell'ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), ‘scostamento lieve’ (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), ‘scostamento considerevole’ (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), ‘spesa fuori controllo’ (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating - che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale - assegna alla migliore performance la tripla 'A', mentre alla peggiore viene attribuita la lettera 'C'. 

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