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Sospeso l’arrivo del nuovo parroco dopo la rivolta dei fedeli

In passato era stato accusato di violenza sessuale da un ex seminarista, ma era stato assolto nel processo canonico (le accuse penali erano andate in prescrizione). Salta anche il ‘faccia a faccia’

Un ‘faccia a faccia’ inutile perché il clamore mediatico (meglio dire, sui social network) delle ultime ore ha reso la situazione talmente tesa da rendere difficile pensare ad un ‘ravvedimento’. Per questo motivo il vescovo di Aversa Angelo Spinillo ha deciso di cancellare l’appuntamento di questa sera a Villa Literno dove avrebbe dovuto incontrare un gruppo di fedeli della parrocchia ‘Santa Maria Assunta’ per parlare dell’arrivo alla guida della comunità spirituale di don Maurizio Palmeri, sul quale pende l’onta delle accuse di un ex seminarista che ha puntato il dito contro di lui, accusandolo di essere stato abusato dal prete in seminario. Accuse che, per la giustizia penale, sono andate in prescrizione, e che hanno visto don Maurizio assolto dal processo canonico. Ma questo non è bastato per tranquillizzare i fedeli. Che, appresa della nomina del nuovo parroco che avrebbe dovuto sostituire don Francesco Cuciniello, hanno iniziato a ‘coalizzare le forze’ per bloccare l’arrivo del sacerdote. Il tam tam sui social network aveva spinto il vescovo Angelo Spinillo a fissare un incontro per oggi, ma il clima è diventato talmente teso che il capo della Diocesi di Aversa ha preferito annullarlo. Provvedendo, inoltre, a sospendere anche la nomina di don Maurizio a Villa Literno, cercando strade alternative.

“La consapevolezza che il clamore mediatico non apre mai la porta al dialogo nella verità dei fatti e delle persone, fa ritenere inutile, in questo momento, l’incontro programmato per questa sera, 19 febbraio 2020, tra il Vescovo e la popolazione di Villa Literno - ha scritto il vescovo Spinillo - L’ulteriore consapevolezza che il clamore mediatico non faciliterebbe in futuro un sereno dialogo pastorale tra i sacerdoti ed i membri della comunità cristiana suggerisce la sospensione di ogni decisione e chiama tutti ad un atteggiamento di prudenza e di riflessione. In margine a quanto è stato esternato sui media, si precisa che la nomina del Parroco non rispondeva ad alcuna necessità di trasferimento dello stesso, né a tentativi di nascondimento di situazioni pregresse. Poiché anche in questa occasione si era pensato di offrire alla parrocchia di “S. Maria Assunta” un pastore generosamente aperto al dialogo e al bene dei fedeli, il Vescovo e la Diocesi di Aversa assicurano sempre la giusta attenzione pastorale a questa come ad ogni altra comunità locale”.

Il vescovo Spinillo, dunque, decide di non forzare la mano, anche considerando le ultime traversie della Diocesi normnanna, dall'arresto (e la condanna) di don Michele Barone del Tempio di Casapesenna e di don Michele Mottola di Trentola Ducenta. Episodi che hanno toccato a fondo la comunità di fedeli dell'agro aversano e che hanno spinto il vescovo a non 'forzare la mano' viste le polemiche che erano pronte a scoppiare.

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