
Il vescovo di Aversa Angelo Spinillo
Sospeso l’arrivo del nuovo parroco dopo la rivolta dei fedeli
In passato era stato accusato di violenza sessuale da un ex seminarista, ma era stato assolto nel processo canonico (le accuse penali erano andate in prescrizione). Salta anche il ‘faccia a faccia’
“La consapevolezza che il clamore mediatico non apre mai la porta al dialogo nella verità dei fatti e delle persone, fa ritenere inutile, in questo momento, l’incontro programmato per questa sera, 19 febbraio 2020, tra il Vescovo e la popolazione di Villa Literno - ha scritto il vescovo Spinillo - L’ulteriore consapevolezza che il clamore mediatico non faciliterebbe in futuro un sereno dialogo pastorale tra i sacerdoti ed i membri della comunità cristiana suggerisce la sospensione di ogni decisione e chiama tutti ad un atteggiamento di prudenza e di riflessione. In margine a quanto è stato esternato sui media, si precisa che la nomina del Parroco non rispondeva ad alcuna necessità di trasferimento dello stesso, né a tentativi di nascondimento di situazioni pregresse. Poiché anche in questa occasione si era pensato di offrire alla parrocchia di “S. Maria Assunta” un pastore generosamente aperto al dialogo e al bene dei fedeli, il Vescovo e la Diocesi di Aversa assicurano sempre la giusta attenzione pastorale a questa come ad ogni altra comunità locale”.
Il vescovo Spinillo, dunque, decide di non forzare la mano, anche considerando le ultime traversie della Diocesi normnanna, dall'arresto (e la condanna) di don Michele Barone del Tempio di Casapesenna e di don Michele Mottola di Trentola Ducenta. Episodi che hanno toccato a fondo la comunità di fedeli dell'agro aversano e che hanno spinto il vescovo a non 'forzare la mano' viste le polemiche che erano pronte a scoppiare.