Reddito di cittadinanza sospeso per 7635 famiglie casertane
Terra di Lavoro quinta in Italia per il 'blocco' della misura. I nuclei hanno ricevuto la comunicazione dall'Inps sul pagamento dell'ultima rata
Reddito di cittadinanza sospeso per 7635 famiglie casertane. Questo il numero di utenti che hanno ricevuto l'sms con cui l'Inps ha informato del pagamento dell'ultima rata della misura di sostegno. Un numero altissimo che fa della provincia di Caserta la quinta in Italia (dietro Napoli, Roma, Palermo e Catania). A livello regionale però, in base ai dati dell'Inps, con oltre 37.600 stop al reddito, è la Sicilia a risentire di più del passaggio al nuovo sistema (previsto il supporto alla formazione e all'assegno di inclusione, ndr), mentre la Campania arriva a circa 36.700 sospensioni.
La sospensione ovviamente non riguarda tutti i percettori ma solo quelli che sono considerati "nuclei occupabili" composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità. A partire da settembre, le famiglie che quest'anno hanno già beneficiato delle sette mensilità di reddito per il 2023, riceveranno l'assegno di supporto per la formazione e il lavoro da 350 euro mensili. La scadenza di luglio non vale invece per chi non ha usufruito delle sette mensilità di reddito previste per il 2023, e per i percettori che entro il 31 luglio hanno ottenuto la proroga dopo i primi 18 mesi. Per loro sarà possibile ripresentare la richiesta dopo un mese di pausa dell'erogazione, rimanendo sempre sotto la soglia delle sette mensilità disponibili.
I nuclei non occupabili, ricorda Inps, "nell'eventualità della presa in carico dei servizi sociali, la sospensione sarà revocata. Si precisa che questa eventualità riguarda esclusivamente le persone che versano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo. La presa in carico chiaramente non potrà quindi riguardare tutti i soggetti che sono già stati o potranno essere indirizzati proficuamente ai servizi per l’impiego per intraprendere percorsi lavorativi", si legge nella circolare. Per loro, dunque, il reddito di cittadinanza continuerà ad essere erogato fino al 31 dicembre di quest'anno per le famiglie "non occupabili" che hanno tra i componenti minori, anziani e persone con disabilità. Dal 1° gennaio 2024, le famiglie "non occupabili" riceveranno il nuovo assegno di inclusione, con importi non inferiori a 480 euro mensili, sempre erogati dall'Inps.