Sono passati 29 anni dalla morte di don Peppe Diana, ucciso il 19 marzo del 1994 sul sagrato della sua chiesa a Casal di Principe. “Sono 29 anni senza di lui, 29 anni di sofferenze, di se e di ma, ma anche 29 anni di primavera che rinasce”. E’ il pensiero di Marisa Diana, sorella di don Peppe, che ai microfoni di Casertanews ha ricordato il fratello nell’anniversario della sua scomparsa. “Con la sua morte c’è stata una rinascita di questo territorio, quello che mi lascia fiera è il suo che il suo esempio, fatto di impegno e responsabilità, è stato seguito da tanti”, ha aggiunto.

E proprio per onorare la memoria di don Diana, martedì sarà a Casal di Principe il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Sono onorata di ricevere il Capo dello Stato – ha aggiunto – lui, come noi ha avuto lo stesso dolore (l’uccisione del fratello Piersanti per mano della mafia ndr). Guardando nei suoi occhi potrò condividere la sofferenza che solo chi l’ha provata può capire”.

Una giornata di ricordo importante quella vissuta da Casal di Principe, che attraverso la presenza degli scout, parte importante della vita di don Diana, ha ricordato al meglio il sacerdote. Nella parrocchia di San Nicola, infatti, i giovani scout hanno pronunciato le promesse. “E’ stata una giornata splendida di ricordo, dopo la pandemia è stato bello ritornare a incontrare le scuole, le istituzioni religiose e le forze dell’ordine. E per noi – ha concluso Marisa Diana – è stata una mattinata di grande commozione perché è stato creato il primo gruppo di scout a Casale. E mia nipote Iole, che porta il nome di nostra mamma, ha fatto la sua promessa. Con lei abbiamo quindi avuto la continuità dell’attività di mio fratello”.