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Riportata alla luce un'enorme fornace di epoca romana

I primi reperti scoperti mesi fa durante lo scavo per la nuova chiesa. L'ipogeo sarà visitabile una volta ultimata la parrocchia

A novembre scorso il ritrovamento di resti di epoca romana nel cantiere della nuova chiesa di San Prisco, oggi (24 febbraio 2023) il sopralluogo da parte dell'arcivescovo di Capua, monsignor Salvatore Visco, dell’incaricato diocesano ai beni culturali e all’edilizia di culto e delegato vescovile ai rapporti con la Soprintendenza, monsignor Filippo Melone; il soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Gennaro Leva; il funzionario archeologo e responsabile dell’area funzionale Patrimonio Archeologico, Antonella Tomeo; il sindaco di San Prisco, Domenico D’Angelo; il direttore dei lavori, l'architetto Luca Branco, e l’ingegnere Massimo Sapio; il parroco emerito don Peppino Cappabianca, storico sacerdote della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di San Prisco, e il nuovo parroco don John Kenneth Kwesi Mortty, che è anche direttore del Centro Missionario Diocesano.

sopralluogo lavori nuova chiesa san prisco

Nell'ambito dei lavori per la costruzione della nuova chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a San Prisco, realizzati dalla ditta incaricata Duck Lab, è venuto alla luce uno scavo archeologico che ha interessato l’area occupata dal sedime della chiesa e che ha restituito una fornace di età romana in opera reticolata, la più grande mai rinvenuta nel comprensorio dei comuni adiacenti.

Nel corso del sopralluogo il soprintendente ha effettuato un grande plauso alla dottoressa Tomeo per l’importante scoperta e al team di archeologi che l’ha supportata e ha annunciato che i lavori archeologici dureranno al massimo altri dieci giorni lavorativi.

Ferme restando le priorità della SABAP, che sono la salvaguardia e la tutela dell’importante scoperta, da sabato 25 febbraio inizieranno, nell’area non interessata dal rinvenimento, gli scavi propedeutici al gettito delle fondamenta della chiesa. Le persone che si recheranno in chiesa, successivamente, potranno raggiungere l’ipogeo e ammirare il ritrovamento.

Al termine dell’incontro, il soprintendente si è impegnato a reperire finanziamenti, attraverso future programmazioni, per l’avvio del restauro degli ambienti ipogei; anche il sindaco ha assunto precisi impegni per la costruenda chiesa.

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