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Soldi 'vincolati' per pignoramenti già pagati. "Il Comune si faceva prestare denaro che aveva in cassa..."

Il lavoro dell'assessore Carpentiero e della commissione ha permesso di sbloccare oltre un milione di euro, circa la metà di quello che c'era sul conto corrente dell'Ente

"La nuova amministrazione di Aversa si è costituita assumendo come priorità l’esigenza di fare chiarezza sullo stato delle finanze comunali, operazione la cui complessità si sta rivelando anche superiore alle già non ottimistiche attese". Lo affermano in una nota congiunta l'assessore al Bilanbio Nicola Carpentiero e la presidente della commissione delegata Luisa Diana Motti.

"La città - aggiungono - ha diritto di sapere, anche per poter partecipare alle decisioni su eventuali piccole o grandi rinunce che dovessero rendersi indispensabili. Affinchè ciò sia reso possibile, da un lato gli amministratori (in solido maggioranza e minoranza) hanno il dovere istituzionale di ricostruire il quadro reale al netto di virtuosismi contabili, che oscurano la verità e procurano solo ulteriori danni all’Ente comunale dall’altro gli Uffici devono operare per concretizzare questo indirizzo politico. L’Amministrazione Golia, pur giovane e priva di figure con pregresse esperienze  di governo, ha subito compreso che, senza un’ “operazione verità” sui conti comunali, la città rischia di precipitare nel baratro senza preavvisi e senza che sia neppure stata avviata una seria azione di trasparenza e di risanamento".

E proprio l’accertamento in corso, stando a quanto evidenziano i due rappresentati dell'amministracione comunale di Aversa, "sta producendo risultati molto importanti e sta dando il segno di un vero, profondo cambiamento di stile e di sostanza. Particolarmente incisive e sorprendenti sono state le verifiche effettuate dall’assessorato presso l’Istituto San Paolo Banco Napoli, affidatario del servizio di tesoreria, sulla disponibilità di cassa del Comune ammontante a 2.360.500,87 euro alla data del 9 settembre 2019. Tale disponibilità risultava totalmente vincolata e, quindi inutilizzabile dal Comune di Aversa, a seguito di atti di pignoramenti succedutisi, nel tempo, fin dal lontano 2010. Ma la circostanza emersa è che, una volta soddisfatti i creditori che avevano promosso i pignoramenti, non si sia provveduto a liberare le disponibilità di cassa equivalenti ai crediti pagati. Cioè i soldi per diversi anni sono rimasti bloccati dalla Banca anche se il credito era stato estinto ed il Comune per far fronte alle spese, non potendo utilizzare le sue disponibilità, ha dovuto indebitarsi pagando interessi passivi che potevano non sostenersi - affermato consigliere ed assessore - se solo si fosse stati un po’ più attenti alla gestione della res pubblica e si fosse guardato il conto corrente del Comune come se fosse stato il proprio".

Dal lavoro effettuato "è emerso che di quei 2.360.500,87 euro erano certamente liberi e, quindi utilizzabili, 1.041.606,64 euro. Ne fanno fede le comunicazioni di svincolo ricevute dall’Istituto San Paolo Banco Napoli in questi ultimi 30 giorni". L'assessore Carpentiero ritiene che "l’importo libero e utilizzabile possa ulteriormente incrementarsi, anche perché si sta procedendo all’analisi di pignoramenti, relativi agli anni dal 2010 al 2017, per i quali è ragionevole pensare che i relativi creditori siano stati già soddisfatti. La verità, almeno sulla questione descritta, è ormai a portata di mano e questi amministratori, spesso ingiustamente accusati di dilettantismo e approssimazione cominciano a stupirci perché stanno rinvenendo polvere nascosta da anni sotto i tappeti che nessuno sino ad oggi si era mai preoccupato di rimuovere".
 

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