Sistemi di trasmissione "abusivi" nel borgo, stangata per 13 aziende radio e tv
Gli impianti installati a Casertavecchia senza le autorizzazioni ambientale, paesaggistica, sismica e del Suap. Il dirigente avvia il procedimento per la rimozione e delocalizzazione
Impianti per sistemi di trasmissione abusivi a Casertavecchia. Arriva la 'stangata' per 13 aziende radio e tv, responsabili di aver installato una serie di sistemi trasmittenti senza le necessarie autorizzazioni nel borgo medievale del Capoluogo. Il dirigente dell'ufficio comunale sulla pubblica e privata incolumità, Franco Biondi, ha infatti avviato il procedimento relativo alla rimozione e successiva delocalizzazione di tali impianti.
Da verifiche effettuate dagli uffici comunali è emerso che tutte le strutture installate nel borgo di Casertavecchia dalle 13 aziende (New Radio Network, Canale Italia, CN Media, Genetiko Communication, Persidera, Power Radio, Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino, Prima radio di Conte Luigi & C S.n.c., Radio Massolina, Rai Radio Televisione Italiana, TG.S. Television Gambuti System, Televomero, Videonola) sono prive di autorizzazioni ambientale, paesaggistica, sismica e del Suap (Sportello unico per le attività produttive).
Ora "le ditte sono invitate ad avviare le procedure di smontaggio delle strutture e dei sistemi trasmittenti che generano pericolo alla pubblica e privata incolumità - si legge nel provvedimento firmato dal dirigente Biondi - e di trasferimento degli stessi su terreno di proprietà dell’amministrazione comunale sito a Casertavecchia".