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Si apre il sinodo a Caserta: "Momento di ascolto per la chiesa del futuro"

L'apertura in cattedrale con il vescovo Lagnese

Apertura del Sinodo della Diocesi di Caserta domenica 17 Ottobre. Primo incontro di un momento forte della Chiesa universale, forse il più importante dopo il Concilio Vaticano II. Il cammino sinodale si snoda all’interno di un contesto storico segnato da cambiamenti epocali della società e da un passaggio cruciale della vita della Chiesa, che non è possibile ignorare: è nelle pieghe della complessità di questo contesto, nelle sue tensioni e contraddizioni, che siamo chiamati a “scrutare i segni dei tempi ed interpretarli alla luce del Vangelo” – così gli orientamenti della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi 2021-2023.

“Non si tratta di raccogliere opinioni o di fare indagini – ha spiegato monsignor Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta durante la prima fase dell’apertura del Sinodo - Il cammino sinodale che stiamo per intraprendere - lo ha detto bene il Papa - non è un'inchiesta, ma un tempo di ascolto reciproco nel quale vogliamo coinvolgere tutti coloro che lo desiderano per ascoltare lo Spirito Santo e discernere insieme - sono queste due parole chiavi del cammino sinodale - ciò che Dio vuole per noi. Non si tratta quindi di fare della Chiesa un parlamento, ma di aprire le porte e uscire fuori, sapendo che Dio può parlarci attraverso chi meno ci aspettiamo. Sì, è lo Spirito il grande protagonista dell'esperienza sinodale”.

E infatti, il primo incontro, di questo cammino insieme nella Cattedrale del capoluogo, ha fondato sulla liturgia della parola che ha raccolto  testimonianze intense con quella di Giuseppe De Bene di Marcianise  dell’Associazione “Uniti per” per i diversamente abili; “Centro le Ali” per le tossicodipendenze con Pasquale; la prof Anna Giordano, 90enne, donna che ha speso la sua vita per la cultura e per il bene, in rappresentanze delle nonne e bisnonne della nostra comunità; una famiglia irachena ospitata da don Mario Vecchiato della parrochhia di S. Augusto in Caserta; una giovane nigeriana vittima della tratta delle donne; e in rappresentanza di altre comunità religiose Giovanni Traettino, che ricevette l’onore di una visita privata di Papa Francesco nella sua comunità religiosa.

Poi la testimonianza del Vescovo emerito di Caserta monsignor Raffaele Nogaro. “(…) Io ringrazio il signore Gesù per il buon pastore dato allo nostra Chiesa (al Vescovo Lagnese) e per la sapienziale organizzazione del Sinodo di Caserta. (…) Gesù – ha rimarcato  Nogaro - è l’unico fondamento dell’umanità è l’unico salvatore. Pertanto fare il Sinodo significa chiedere al Padre Nostro di ritrovare la Pentecoste affinché lo Spirito Santo scenda su ogn’uno di noi, per insegnarci a vivere e annunciare il Vangelo come unico benessere e unica salvezza dell’umanità. Credo che l’uomo oggi così smarrito abbia il sogno solo del Vangelo di Cristo Gesù. Solo Gesù è il Signore.”

Prossimo appuntamento di questo Sinodo, da don Antonello Giannotti nel teatro “Caserta Città di Pace” il giorno 25 Ottobre prossimo: assemblea ti tutti gli animatori. 

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