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Pugno duro del sindaco: “Chiudo bar, pizzerie, tabacchi alle 14”. Positivo anche in Comune

Velardi: “Le immagini festanti di tanti imbecilli stridono con quelle delle ambulanze che ancora oggi ho visto sfrecciare”

Il sindaco di Marcianise Antonello Velardi annuncia la “serrata”. Stop all’asporto e bar chiusi nel week end. Il primo cittadino lo ha annunciato a modo suo, tramite i social network. “La prova è fallita: oggi e ieri si sono ripetuti gli assembramenti in prossimità degli esercizi commerciali in tutta Marcianise. Tutto questo mentre i contagi continuano a crescere, con un indice di positività superiore a quello regionale. E cresce anche il numero dei morti”. Per Velardi “le immagini festanti di tanti imbecilli stridono con quelle delle ambulanze che ancora oggi ho visto sfrecciare per Marcianise, da un capo all'altro, segno di un'emergenza continua. A nulla sono valsi gli inviti alla necessaria prudenza. Appelli inascoltati nonostante il freddo intenso e il vento forte che avrebbero indotto tutti a stare a casa”.

Nelle prossime ore, spiega ancora Velardi, riunirò di nuovo il Coc, ma sto già valutando le iniziative da prendersi. Quasi sicuramente chiuderemo tutti i bar, le pasticcerie, le pizzerie e i ristoranti alle 14. Analoga misura per i tabacchi. Stiamo valutando cosa fare per i negozi di alimentari. Consentiremo il delivery (non l'asporto!) nelle ore serali. Sabato e domenica prossimi stiamo pensando di chiudere tutto, per l'intera giornata e senza eccezioni. Girando oggi per la città ho notato il grande ordine delle persone che andavano in chiesa e al cimitero, che perciò lasceremo aperti. Con le chiusure imporremo controlli mirati nelle piazze e nei luoghi all'aperto che in questi giorni sono stati ripetutamente violati, anche stamattina”.

Intanto anche in Comune ha fatto breccia il Covid, con un amministratore positivo che ha costretto ad effettuare una sanificazione urgente di tutti gli uffici perché, sottolinea Velardi, “temiamo un cluster”.

“Mi dispiace molto prendere una decisione così drastica, ma me lo impone la mia coscienza. Non sono riuscito a far ragionare né coloro che dovevano rispettare i divieti né coloro che dovevano effettuare i controlli. Le associazioni di categoria si sono limitate a divertirsi su Facebook. Pagheremo tutti, e non è giusto: lo so, ma non posso favorire morti e malattie” ha concluso.

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