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Comune 'sciolto' dopo l'arresto del sindaco: la 'morte politica' in un anno tribolato

Le dimissioni dei consiglieri comunali di maggioranza sanciscono la fine di un'esperienza amministrativa durata poco più di 365 giorni.

Una ‘morte’ politica annunciata. Di un’amministrazione che ha zoppicato sin dal primo giorno. Di una coalizione che è sempre stata spaccata. Di un gruppo che è stato unito solo nella vittoria, e che si è sfilacciato nel momento del rispetto degli accordi pre-elettorali. 

Le dimissioni dei consiglieri comunali che hanno messo fine all’amministrazione comunale di Andrea Sagliocco (da venerdì agli arresti domiciliari in seguito ad un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli Nord) rappresentano l’anticamera di un nuovo commissariamento. L’ennesimo degli ultimi anni.

Che non sia facile governare a Trentola Ducenta, ormai, è un dato di fatto. Se qualcuno chiede un ‘commissariamento a vita’, soprattutto tra la cittadinanza, significa che anche i trentolesi sono stanchi di questi ‘soliti’ drammi che colpiscono la comunità. A pagare, come sempre, sono i cittadini. Presi in giro, ancora una volta. Da una politica che (lo dimostrano i fatti) è ancora ancorata a quei sotterfugi necessari per gli interessi personali. Nell’epoca della tecnologia c’è ancora un tipo di politica che pensa di poterla fare ‘franca’, con investigatori e magistratura che tra mille problemi dimostrano (ancora una volta) di essere un’eccellenza italiana. 

A pagare sono anche quei consiglieri comunali che, convinti di poter far parte di un rinnovamento, si sono fidati del sindaco Andrea Sagliocco e di coloro che lo hanno circondato. Sono, per la maggior parte, quegli stessi esponenti della maggioranza che, benché sempre sostenitori del sindaco Andrea Sagliocco, hanno deciso di staccare la spina. 

Forse in accordo proprio col primo cittadino. Questo non lo sapremo mai, ma ufficialmente lasciano per “responsabilità”. Quella responsabilità che è mancata a coloro che dal primo giorno (sembra assurdo, ma è proprio così), dopo aver piazzato lo striscione per la legalità, hanno girato la faccia dall’altro lato, portando, dopo l’indagine, nuovamente Trentola Ducenta nel baratro. 

Fino a poche ore fa c’era una maggioranza che ha resistito per pochi giorni dopo le dimissioni del primo cittadino ma che deciso di chiudere definitivamente il mandato con dimissioni che porteranno ad un nuovo commissariamento. Responsabilmente hanno deciso di far ‘ripartire’ Trentola Ducenta dopo lo stallo degli ultimi giorni. Forse con qualche ora di ritardo. Si conclude l’esperienza Sagliocco, che resterà tra le pagine brutte della storia della città. Di una storia che vedrà, ancora una volta, una piccola striscia ‘nera’ tra i nomi dei commissari che hanno guidato l’Ente. Chissà quanto coraggio avranno i cittadini quando saranno chiamati alle urne. Si chiederanno: “Dov’è la legalità?”. E poi guarderanno il Municipio, è ancora lì. Sulla facciata. 

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