Sfiducia al comandante del carcere: "Non è un vero leader, deve essere sostituito"

"Sostituire il comandante della polizia penitenziaria al carcere di Santa Maria Capua Vetere". E' la richiesta al Dap del dirigente nazionale Sippe Michele Vergale che denuncia le condizioni in cui gli agenti sono costretti a lavorare al penitenziario "Francesco Uccella".

Vergale evidenzia come "le difficili condizioni di lavoro che si stanno verificando nel carcere di Santa Maria Capua Vetere rischiano di compromettere la sicurezza del Penitenziario che oggi soffre di una carenza di personale di Polizia Penitenziaria di circa 61 unità (dato in continua crescita a causa dei prossimi pensionamenti e futuri trasferimenti di personale in altre sedi)". 

In particolare, numeri alla mano, l'organico in servizio è composto da 417 unità oltre alle 62 in servizio al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. Ma sono 61 gli agenti ancora sospesi in seguito all'inchiesta sulle torture per la quale è in corso l'udienza preliminare per 108 agenti. "Il Personale di Polizia Penitenziaria, - continua il sindacalista - oltre ad essere anziano e stanco è fortemente sfiduciato perché a tutt’oggi non si sente avere al suo fianco un vero leader che affianchi, tuteli ed incentivi il personale. Come Sindacato abbiamo più volte cercato di sensibilizzare l’attuale Comandante sulle problematiche che coinvolgono la gestione del Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere ma in qualità di dirigente, anziché adottare delle strategie di dialogo e confronto considera il nostro sindacato come una minaccia". 

Di qui la richiesta al Dap affinché "prenda atto della difficile condizione di lavoro dei poliziotti Penitenziari ed invii urgentemente nuovo personale ma soprattutto auspichiamo che sostituisca l’attuale Comandante del Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, inviando un vero leader che rivesta la figura di comandante - ciò che gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria hanno bisogno di avere - e non dei semplici capi che sanno solo essere formali e comandare a bacchetta. È giunto il momento che le istituzioni aprono gli occhi e le orecchie e soprattutto che prendano dei provvedimenti concreti ed immediati, prima che la situazione possa degenerare all’improvviso. Riteniamo scandaloso – conclude Vergale - che le Istituzioni hanno preferito finanziare 28 milioni di euro per la costruzione delle Casette dell’Amore destinate ai detenuti, che destinarli per migliorare la sicurezza degli Istituti Penitenziari. Non abbiamo parole", conclude.