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Raccolta rifiuti, i sindacati 'alzano' la tensione

L'annuncio: "Il 23 dicembre saremo in Comune"

“Ci recheremo al Comune per incontrare l’assessore all’Ambiente Elena Caterino”. Questo l’annuncio delle organizzazioni sindacali del settore ambiente che il 23 dicembre saranno presenti ad Aversa per portare le proprie istanze direttamente all’assessore della giunta Golia. “Nonostante vari proclami, ai problemi già presenti sul cantiere se ne sono aggiunti degli altri, ed è solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori che il servizio viene espletato regolarmente”, scrivono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel.

“La misura à colma ed lavoratori vogliono far sentire la propria voce a coloro quali quotidianamente dovrebbero occuparsi del settore a 360 gradi. A tal riguardo ci sembra doveroso precisare che, dietro alle diapositive che visualizziamo sui social network che ritraggono un buon servizio, ci sono lavoratori del cantiere di igiene urbana di Aversa che, nonostante tutte le difficoltà con la loro opera, non compiono solo un dovere, ma mostrano un incommensurabile senso di appartenenza al territorio quindi i like vanno a loro”.

Ciò che contestano i lavoratori della Tekra, ditta che gestisce il servizio di igiene urbana in Città, “una su tutte riguarda il regime imposto dall'azienda Tekra, per il quale, si va diffondendo un clima colmo di malcontenti e malumore dovuti principalmente ad un discutibile ed illegittimo metodo di organizzazione del lavoro, in quanto, secondo quanto riferito dai nostri associati alcune disposizioni appaiono alquanto discriminatorie, per notevoli squilibri con cui vengono ripartiti i carichi di lavoro e che coinvolgono, guarda caso, solo i nostri associati”.

Quanto sostenuto dai rappresentanti sindacali è poi spiegato: “Ad esempio vi sono operatori ecologici sessantenni che sono costretti ad effettuare servizi per quali è richiesto uno sforzo maggiore a vantaggio di altri, di giovane età, che svolgono attività di racconta con minor carico di lavoro, uno dei tanti elementi che appare in netta contraddizione con canoni fasati dalla normativa perché potrebbe provocare degli infortuni sul lavoro”.

Ed incalzano: “Quando associarsi ad un sindacato serve anche per alleggerire il lavoro! Eppure, ci risulta che il Comune, negli atti dell'attuale gara, aveva imposto all’azienda aggiudicatrice l’obbligo del rispetto de contratti collettivi nazionali di lavoro e di tutte le normative vigenti in materia di lavoro. Da non trascurare l'aspetto legato alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, a causa dei disagi cagionati dall’azienda Tekra srt, per la scelta, a nostro avviso ingiustificata, di allestire il luogo di lavora in altro Comune e per giunta situati in aperta campagna, circondato da autorimesse ed altre attività che peraltro utilizzano materiali infiammabili”.

L’assemblea di oggi, secondo i rappresentanti sindacali “si è tenuta sotto la pioggia perché l'azienda non fornisce locali adeguati a svolgere assemblee sindacali, ed i lavoratori, alla fine dell’incontro sindacale, non erano in condizioni di effettuare i cambi d'abito, tantomeno di effettuare le operazioni per la cura dell'igiene personale, in quanto gli spogliatoi sono sprovvisti di acqua potabile e di riscaldamento per cui sono dovuti rientrare alle proprie abitazioni con gli stessi abiti con cui hanno effettuato il servizio”. E chiosano: “Vergognoso. A tutto questo abbiamo deciso di dire basta”. (f.p.)

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