Servizio civile, atti alla Corte dei Conti. "Chi ha sbagliato pagherà"

Gli atti del Servizio civile trasferiti alla Corte dei Conti. La decisione è del sindaco Renato Natale dopo l’approvazione del debito fuori bilancio in consiglio comunale. Si tratta di una spesa minima (circa 6mila euro) ma il primo cittadino vuole vederci chiaro perché “sicuramente qualcuno ha sbagliato”. Il capo dell’esecutivo casalese già in Assise ha fatto presente di aver chiesto di fare un’indagine interna per verificare a chi addebitare la responsabilità. “Chi sbaglia deve pagare, si tratta comunque di atti di gestione di competenza dei funzionari”.

Per il consigliere comunale di opposizione Teodoro Scalzone invece “la delibera di giunta non ha avuto seguito per colpa dell’amministrazione, troppo facile la colpa al dipendente. Anche in questo atto c’è responsabilità del sindaco”.

In pratica la convenzione prevedeva il pagamento in favore della società Amesci di circa 9mila euro, da effettuarsi in 3 rate. Il responsabile dell’epoca ha impegnato solamente la prima rata e ora è stato il tribunale a ordinare all’Ente di pagare la restante parte dei soldi. Per Scalzone della minoranza “sono arrivate per ben 2 volte le raccomandate di sollecito e si poteva evitare di arrivare al decreto ingiuntivo”.

E quindi Natale per chiudere il discorso ritiene che “qualcosa non è andato bene, per cui ho immediatamente inviato una nota richiedendo di provvedere ad un esame interno, chi ha sbagliato deve pagare. Chi paga è il funzionario che ha determinato il dannno erariale. Al Protocollo sono stati protocollati circa 55mila atti, il sindaco non può studiare tutti questi provvedimenti. Si è verificato purtroppo un passaggio di consegna tra responsabile, è stato commesso un errore non avendo riconosciuto il debito. La delibera verrà inviata alla Corte dei Conti che farà pagare il responsabile. Vi è una divisione di ruoli tra politica e gestione”.