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Comune 'bocciato' dal Tar per l'utilizzo di parte dell'ex Siemens

Una ditta ha affittato solo alcuni capannoni ma l'Ente aveva ritenuto inefficace la Segnalazione Certificata di Agibilità presentata

Il Tar della Campania accoglie il ricorso di una ditta di logistica e annulla il provvedimento del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Il Tribunale amministrativo regionale ha anche condannato l'Ente di Palazzo Lucarelli al pagamento delle spese di giudizio.

La questione riguarda la dichiarazione di inefficacia della Segnalazione Certificata di Agibilità del novembre scorso da parte dell'area Tecnica del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento è stato impugnato dalla ditta "Biel Company Srl" che ha affittato alcuni capannoni nell'area ex Siemens di via del Lavoro. Secondo il Comune la Segnalazione Certificata di Agibilità relativa a solo una parte del complesso industriale non poteva essere valido perché relativo a solo una porzione del corpo di fabbrica e non alla sua interezza. Da qui la decisione di dichiarare "inefficace" la S.C.A.. 

La ditta però ha evidenziato che "la S.C.A. era stata presentata a seguito dell'esecuzione di opere di manutenzione dell'impianto elettrico ed idraulico del manufatto adibito a deposito" e che questo immobile era stato edificato a suo tempo sulla base di un'autonoma licenza edilizia del 1972 relativa alla costruzione di "un magazzino materie prime e semilavorati".

Il Tar ha accolto l'istanza della società ricorrente e annullato il provvedimento del Comune.

Al momento l'area ex Siemens rimane praticamente abbandonata ad eccezione di alcuni capannoni che sono stati fittati a varie aziende e contengono materiale di logistica. 

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