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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il Comune non paga due fornitori, la sentenza del giudice

La decisione del Tar, in caso di inottemperanza sarà nominato un commissario ad acta

Il Comune di Casaluce è stato condannato dal Tar sul ricorso (discusso alla sezione distaccata di Salerno) proposto dalla Cavallaro & Partners S.P.A (società di avvocati) e dal Centro Neapolisanit S.r.l. (centro di riabilitazione). I ricorrenti hanno deciso di presentarsi dinanzi al Tar per ottenere l’esecuzione, da parte dell’amministrazione comunale casalucese, del decreto ingiuntivo del 2019 reso dall’Ufficio del Giudice di Pace di Nocera Inferiore in forza del quale il Comune di Casaluce è stato condannato al pagamento in loro favore della complessiva somma di 585,08 euro oltre interessi legali dal giorno della domanda, nonché spese del procedimento, liquidate in 190 euro a titolo di compenso e 21,50 euro per spese, oltre rimborso forfettario, Iva e Cassa previdenziale come per legge.

Secondo il giudice del Tar serve "dover dichiarare l'obbligo dell’amministrazione convenuta di dare piena ed integrale esecuzione al decreto e, per l’effetto, di provvedere alla corresponsione in favore della parte ricorrente delle somme alla stessa spettanti per effetto del titolo azionato". E qualora ciò non dovesse accadere il Tar si riserva di "dover nominare quale Commissario ad acta il Prefetto di Caserta - le cui competenze si determinano fin da ora in 300 euro oltre le spese documentate, il quale, entro 60 giorni dalla scadenza del termine precedente, darà corso al procedimento compiendo tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio, a carico e spese dell'Amministrazione inadempiente". 

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