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La senatrice interroga la Soprintendenza sulla nuova centrale elettrica

Chiesta una relazione sugli aspetti considerati dall'Ente in merito all'impianto in corso di realizzazione

La questione relativa alla realizzione della nuova centrale turbogas a Presenzano finisce sui banchi del Senato. A sollevare il tema è la senatrice Margherita Corrado, del gruppo misto e componente della Commissione permanente Cultura, della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, nonché della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.

La senatrice Corrado ha inviato una missiva alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento nella quale chiede "una relazione sulle attività di assistenza archeologica, nonché le eventuali indagini stratigrafiche eseguite, con le scoperte conseguenti, e le decisioni assunte al riguardo a fini di tutela, riconducibili ad ogni e qualsiasi azione connessa alla realizzazione della centrale turbogas di Presenzano".

Nella lettera la Corrado ha ricordato come nel 2004 la Soprintendente reggente Valeria Sampaolo si dichiarò contraria all'ipotesi di realizzare una centrale termoelettrica da 400 MW e le opere connesse, ricordando come dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta vennero sollevati "dubbi e perplessità sull'opportunità di impiantare proprio a Presenzano, nel territorio che fu della romana Rufrae, un manufatto della mole e dell'estensione della centrale descritta dai grafici esaminati". Inoltre la Sampaolo evidenziò come la realizzazione dell'opera avrebbe "precluso la realizzazione, in futuro, di un Parco storico-naturale" e avrebbe avuto "conseguenze negative sulle potenzialità di sviluppo sostenibile dell'area, la cui vocazione turistica e culturale era stata già individuata in sede di programmazione Por Agenda 2000-2006".

"Ciò nonostante è stata autorizzata la realizzazione di un impianto termoelettrico a ciclo combinato e alimentato con gas naturale di potenza pressoché doppia: 760 invece che 400 MW", ha evidenziato la senatrice. Quest'ultima ha poi ravvisato il "malumore suscitato, soprattutto negli agricoltori della zona, dai frequenti soprusi che, a detta loro, subirebbero da parte dei dipendenti della ditta costruttrice, senza che alcuna delle autorità coinvolte intervenga in loro favore".

Una richiesta che giunge a pochi mesi dalla scoperta, durante gli scavi per i lavori relativi alla nuova centrale, dei resti di una tomba che potrebbe risalire al IV secolo avanti Cristo.

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