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Attualità San Tammaro

Seminario sui beni confiscati: "Le istituzioni lavorino in sinergia"

L'incontro al Real Sito di Carditello

Un’intensa mattinata di interventi tecnici e istituzionali quella del 24 novembre, molte le progettualità illustrate e i resoconti di quelle attuate dagli Enti promotori del progetto nella splendida cornice del Real Sito di Carditello a San Tammaro.

Il primo di un ciclo di seminari mensili dal titolo “La riabilitazione del complesso agricolo La Balzana, della Reggia di Carditello e dei Regi Lagni”, rientrante nel progetto finanziato dalla Regione Campania “Dal degrado alla bellezza”, ha reso visibile la forte collaborazione istituzionale  tra Agrorinasce, la Fondazione Real Sito di Carditello, il Consorzio di Bonifica del Volturno e l’Ordine degli Architetti.

“Finalmente abbiamo capito che dobbiamo lavorare tutti insieme, abbiamo oggi la necessità di interazioni di saperi", così Luigi Nicolais, Presidente Fondazione Real Sito di Carditello. E della necessità di fare rete ha ricordato anche l’amministratore delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci: “Necessaria una visione d’insieme nella riqualificazione del territorio e nella valorizzazione dei singoli interventi”. Sulla stessa linea il sindaco di San Tammaro Vincenzo D’Angelo e il primo cittadino di Santa Maria La Fossa Nicolino Federico: “Guardare al di là, oltre il confine, la sinergia è il modo migliore per lo sviluppo locale”.

Oggetto materiale e culturale di questa sinergia sarà principalmente la riqualificazione dei tre beni pubblici fondamentali, intrecciati da un filo rosso: Balzana come simbolo nella lotta  alla camorra e della resilienza di un intero territorio, il Real Sito di Carditello come simbolo culturale e i Regi Lagni come nuovo corridoio ecologico. “Assecondare la vocazione del territorio e coniugarla con i nostri progetti - ha spiegato Francesco Todisco, Commissario del Consorzio di Bonifica del Volturno -. Con i Regi Lagni andremo a mettere in sicurezza quel territorio abusato, martoriato, violentato e approfondire le bellezze del territorio nel massimo della legalità e della sicurezza. Questo territorio si deve riscattare dallo stigma che gli è stato stampato addosso”. Di legalità ha parlato anche il Procuratore Carmine Renzulli: “E’ importante che questi progetti siano gestiti da Enti, come quelli in questione, non permeabili da influenze illecite”.

Dopo il processo di acquisizione allo Stato del complesso agricolo confiscato della Balzana, la vera difficoltà sta nel renderla nuovamente produttiva, come sottolineato dalla Presidente del Tribunale Santa Maria Capua Vetere Maria Gabriella Casella e progetti di squadra come quello della Casa dell’Architettura sono propedeutici per una prospettiva lungimirante e di riscatto territoriale. “Per noi di Agrorinasce, i beni confiscati sono patologici, arrivano vandalizzati e noi abbiamo il dovere di trasformarsi in qualcosa di bello, per questo è fondamentale il coinvolgimento dell’Ordine degli architetti”, dichiara Giovanni Allucci, e a specificare l’importanza della qualità dell’architettura per territori per troppo tempo martoriati è stato il Presidente dell’Ordine degli Architetti Caserta, Raffaele Cecoro, e Ornella Zerlenga, Direttore Dipartimento Architettura di Aversa: “Lavorare per un territorio significa renderlo produttivo, far si che i giovani rimangano. Per gli architetti la bellezza è cura, attenzione verso l’etica, l’identità dei luoghi che si trasformano. La Casa dell’Architettura è un’espressione di bellezza, che si interseca con il territorio, con la Fondazione Real sito di Carditello, con il Consorzio di Bonifica”.

Al tavolo tecnico Carmine Basco, ingegnere della Fondazione del Real Sito di Carditello, e Camillo Mastracchio, Direttore del Consorzio di Bonifica, hanno illustrato un’anteprima dei vari progetti in atto su Carditello e quelli realizzati e in corso di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica; progetti che costituiranno oggetto di specifico approfondimento nei successivi  seminari.

A concludere, l’intervento di Mario Morcone, Assessore Regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione con delega sui Beni confiscati, che ha colto l’occasione per ricordare la scomparsa di Roberto Maroni, che non solo ha creato l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie ma che durante il periodo dello stragismo di Setola da Ministro dell’Interno si recò in provincia di Caserta per ben 14 volte come mai successo prima. Sia Mario Morcone sia  Bruno Discepolo, Assessore Regionale del Governo del Territorio-Urbanistico, hanno apprezzato il lavoro messo in campo dai promotori del progetto, evidenziando come la collaborazione tra istituzioni possa portare a risultati visibili per lo sviluppo socio-culturale ed economico del territorio.

Alla mattinata hanno partecipato attentamente gli studenti dell’Istituto agrario “ITC Guido Carli di Casal di Principe”, i rappresentanti del Liceo Artistico di San Leucio, il Questore Antonino Messineo, il Comandante Provinciale dell’Arma dei carabinieri Manuel Scarso e il Capitano dei carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere Alessandro Governale.

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