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Il segretario della Uil guarisce dal Covid

Lettera aperta di Domenico Vitale: "Anche questa seconda volta mi sono liberato dall'ospite indesiderato"

Una lettera aperta per annunciare la guarigione dal Covid ma anche come testimonianza di cosa vuol dire essere positivo e di come il virus cambia la vita: è quello che ha fatto Domenico Vitale, segretario generale del sindacato Uil Fpl di Caserta.

Finalmente anche questa seconda volta mi sono liberato dell’ospite indesiderato, colui che ha cambiato il senso delle parole: positivo = male, negativo = bene. Un tampone negativo significa uscire dalla quarantena, dagli arresti domiciliari. Significa tornare ad essere liberi di ingurgitare aria, col pensiero rivolto a tutti coloro che sono venuti a mancare per la fame, di aria.

Ricopro il ruolo di Segretario Generale di una grande Organizzazione Sindacale, la Uil Fpl di Caserta, e il Covid (l’ospite indesiderato) ha colpito duro molti dei lavoratori che rappresentiamo, nei Comuni come nelle corsie degli ospedali e nelle Rsa, seminando lutti, provocando lunghe degenze e persistenti sintomi post covid. I lavoratori che rappresentiamo esercitano, con coraggio e fierezza, servizio pubblico (sanità, servizi sociali, aiuto ai malati ed ai disabili), unici fantasmi che si sono rimboccati le maniche ed hanno navigato in mezzo al dolore durante il primo, pauroso lockdown: tutta la popolazione a casa e loro in mezzo alle persone colpite da questa nuova influenza spagnola arrivata un secolo dopo.

In un ambiente già martoriato di suo da antiche piaghe sociali, la povertà e la criminalità sono aumentate in maniera esponenziale, il sistema della sanità è stato messo a dura prova ma ha retto, soprattutto grazie a coloro che, spesso presi a botte nei pronti soccorso o nei reparti, sono stati nella circostanza definiti eroi ma presto sono stati poi dimenticati, nonostante “l’ospite indesiderato” qualche morto in mezzo ai nostri ogni tanto a terra ancora lo lascia. Nei comuni in questi due duri anni i labili sistemi di sorveglianza sono stati perforati come un colabrodo: sono entrate negli uffici persone di tutte le risme, quasi mai attente ai protocolli di sicurezza, seminando contagio ed, a volte, lutto.

Sono risultato positivo mentre era già iniziata la campagna delle votazioni delle rappresentanze sindacali unitarie: mi sono sentito come un’auto lanciata a 200 km/h che esce fuori strada all’improvviso. Protetto dal calore della famiglia, mi sono organizzato a lavorare da casa, a distanza, confidando nei contatti telefonici, ma una brutta laringite acuta dovuta al covid mi ha privato della voce per diversi giorni: ho utilizzato la scrittura, whatsapp, mail, di tutto di più, ed oggi il mio organismo ha finalmente espulso l’ospite indesiderato.

Gli innumerevoli messaggi ricevuti di vicinanza ed affetto, unitamente al duro lavoro che i compagni della Segreteria e del Consiglio territoriale hanno portato avanti in questi giorni, confermano la bella realtà della squadra che siamo e ripagano, almeno in parte, dei rischi in più che si corrono quando si incontrano tante persone: si tratta sovente di lavoratori in difficoltà che ti accolgono col sorriso degli occhi, poiché quello delle labbra è coperto da una mascherina.

Svolgere le votazioni Rsu in questo periodo è stato una scelta incauta: il nostro Segretario Generale Bombardieri aveva chiesto, unica voce, lo slittamento a novembre prossimo, ottenendo un nulla di fatto. Ebbene, siamo pronti a fare la nostra parte per il voto del 5, 6 e 7 aprile prossimo, malgrado gli intoppi, a dispetto del Covid, nonostante tutto: andremo a votare in tantissimi, come sicuramente numerosissimi saranno i nostri rappresentanti sindacali eletti, che sapranno farsi valere ai tavoli di contrattazione, come sempre!

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