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Bimbi in classe, ok dell’Unitá di crisi. L’ultima parola ai sindaci

Per gli esperti asili e prime elementari possono tornare in aula. Molti primi cittadini già hanno prorogato la chiusura

Sulla scuola l'ultima parola spetta ai sindaci. L’Unità di crisi, al termine di una lunga riunione, ha dato il via libera al ritorno in aula, da mercoledì 25 novembre, in presenza degli alunni più piccoli e di quelli delle classi 0-6 di età. Insomma per i bambini degli asili nido, delle scuole dell'infanzia e delle prime elementari. Lo rivela Anci Campania che conferma che "potrebbe esserci un piccolo slittamento di 24-48 ore".

"Questo in quanto i dati dello screening, avviato giorni fa su personale docente e non docente, alunni e familiari coinviventi, insieme al migliorato contesto epidemiologico, hanno convinto gli esperti per un ritorno alle attività didattiche in presenza - fanno sapere dall'associazione dei Comuni regionale presieduta dal sindaco di Caserta Carlo Marino - Tuttavia i dirigenti scolastici, qualora lo riterranno opportuno, potranno scegliere di mantenere la modalità a distanza. Lo stesso vale per i sindaci. I quali, a seguito della valutazione del contesto epidemiologico locale (e quindi del numero di casi positivi nel loro territorio), potranno adottare misure più restrittive e valutare un prolungamento della chiusura. Le attività di screening perseguiranno nei prossimi giorni per consentire il ritorno in presenza delle classi fino alla prima media (previste per il 30 novembre). Restano attualmente a distanza le lezioni per le scuole superiori di primo e secondo grado e per le altre classe elementari".

In provincia di Caserta alcuni sindaci hanno già emanato ordinanze in tal senso. Le scuole non riapriranno a Maddaloni, Alvignano, San Prisco, Santa Maria a Vico, Santa Maria Capua Vetere, Dragoni, Caiazzo, Arienzo, Riardo, San Nicola la Strada e Recale.

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