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La scuola riapre, i dirigenti vogliono i dati del contagio

Anche il sindaco con loro: “Pronto a firmare documento”

Dal 9 dovrebbero ritornare in classe gli studenti delle scuole dell'infanzia, elementari e medie. Ma il condizionale a Marcianise è veramente d'obbligo perché negli ultimi giorni si stanno sovrapponendo le voci di sindaco, dirigenti scolastici e genitori che ovviamente vogliono (tutti) ripartire in massima sicurezza. 

In un documento firmato il 5 dicembre, ben 4 dirigenti scolastici, Aldo Improta, Michelina Ambrosio, Francesca Romana Boccini e Lorenzo De Simone, hanno chiesto (semplicemente) al sindaco Antonello Velardi di "trasmettere il monitoraggio dell'andamento dei contagi, al fine di rassicurare le famiglie degli alunni fortemente preoccupate sull'avvio in sicurezza della didattica in presenza". Chiedendo poi "l'accertamento da parte del sindaco di particolari criticità eventualmente rilevate alla luce del monitoraggio". 

Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino che si è schierato "senza timori" al fianco dei dirigenti. "Mi fa piacere che si stiano adesso applicando per questa vicenda e lo abbiano fatto ad horas subito dopo la riunione tenuta con me in cui avevano espresso la loro opinione sul riavvio della didattica in presenza. Proprio perché ci hanno riflettuto sopra, hanno accolto l'invito ad una maggiore ponderazione prima di esprimere un parere, pur avendolo già espresso. E proprio per questo sono al loro fianco, sono d'accordo con loro nel fare gli approfondimenti. Approfondimenti che ovviamente non può fare il sindaco che ha gli stessi dati che hanno tutti, ma che fa l'autorità sanitaria. Quindi la lettera va indirizzata all'autorità sanitaria e fin d'ora chiedo ai dirigenti di cambiare il destinatario e di aggiungere alle loro firme anche la mia. Per accorciare i tempi e superare gli ostacoli della chiusura delle scuole per il ponte dell'Immacolata, sono pronto ad usare la firma digitale".

Velardi continua dicendo che "il mio non vuole essere assolutamente un appunto, ci mancherebbe. Ma chi svolge una funzione pubblica deve avere chiaro il meccanismo delle competenze: chi fa che cosa. E ognuno lo fa in base alle norme, non secondo i propri desideri. Altrimenti facciamo la fine dei topi: ognuno scappa nelle fogne appena vede un gatto o sente i colpi di una mazza. Cioè ognuno si rifugia lì dove sta più tranquillo. Spero che sarò contattato anche oggi, domenica, dai dirigenti scolastici per firmare il documento che hanno preparato, per cambiare l'intestazione e il destinatario, e per farlo partire. I nostri ragazzi meritano tutta la nostra attenzione, così anche i professori. Come ha detto uno dei dirigenti nell'ultima riunione, "noi siamo pronti": la sua scuola - ha sottolineato - si è organizzata bene e "nulla ha da invidiare a quelle del Nord Europa" per la ripartenza in presenza. Mi fa molto piacere, ci fa molto piacere. E' quello che tutti vogliono: organizzazione, sicurezza, modernità". 

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