Scuola, la denuncia dell'opposizione: "Impresa al lavoro senza regolare contratto"
A lanciare l'accusa i consiglieri Simonelli, Alidorante e Mastroianni
Continuano le polemiche attorno alle condizioni del plesso scolastico Tozzi di Frignano. Dopo l’interrogazione consiliare presentata nei giorni scorsi, i consiglieri di opposizione tornano ad attaccare: “Un’amministrazione comunale che ha permesso che un'intera comunità scolastica, composta da bambini e docenti, soffrisse in un edificio scolastico soffocante con finestre chiuse, dovrebbe semplicemente chiedere scusa senza tentare di giustificarsi. Al di là delle chiacchiere, le finestre rimangono serrate e nessuno sembra volersi assumere la responsabilità di questo ingiustificabile ritardo”, dicono i consiglieri Aldo Simonelli, Giovanna Alidorante e Vincenzo Mastroianni.
“La consigliera Maisto – aggiungono –non aveva stabilito alcun piano precedentemente. La nostra azione di sollecito è scaturita da numerose segnalazioni dei genitori e dalle problematiche rappresentate dalla Dirigente Scolastica - Dott.ssa Clemente. La "programmazione" menzionata dalla Maisto da parte dell'ufficio Tecnico era limitata solamente a una Determina Dirigenziale dell’11 settembre, ma senza alcun affidamento a un'impresa esecutrice. Questi interventi dovevano essere effettuati prima della pausa estiva, ma purtroppo, come riscontrato da video, un'impresa sconosciuta, di cui non si conosce neanche il committente, sta svolgendo lavori abusivi senza alcun regolare contratto. A tal proposito si chiede alla Dirigente Scolastica come mai non abbia effettuato i dovuti controlli su lavoratori sconosciuti che sono entrati nel plesso scolastico senza rispettare alcuna norma di sicurezza e privi di un regolare contratto”.
"Registriamo le difficoltà espresse dalla Consigliera Maisto, che pare non riesca a distinguere tra una determina a contrarre e una determina di regolare affidamento. Va notato con fermezza che i lavori del plesso scolastico di Via Mazzini sono stati svolti nel 2017, ormai 6 anni fa, seguendo le norme professionali come attestato dalla direzione dei lavori tramite il rilascio di un certificato di agibilità. Sarebbe stato sufficiente un normale intervento di manutenzione ordinaria ogni anno per correggere le disfunzioni alle finestre, risparmiando così una considerevole cifra di 40.000 euro. Allora Consigliera, prima di avanzare dichiarazioni senza fondamento, la esortiamo a soffermarsi sulla relazione tecnica recentemente elaborata dall'Arch. Massimo: il documento dimostra che la questione va ben oltre la semplice programmazione. Una maggioranza impegnata avrebbe dovuto già provvedere alla manutenzione degli infissi sin dal mese di maggio. Solo di recente però siamo conoscenza di un considerevole impegno finanziario di 40.000€, una somma di rilevante entità che richiede ora una vigilanza scrupolosa. In conclusione, riteniamo di primaria importanza affrontare questa situazione con la massima serietà e responsabilità, evitando speculazioni e congetture. Adesso c’è solo il bisogno di risolvere, di garantire l’apertura delle finestre e di farlo soprattutto legalmente e senza abusi. Per il bene della comunità e degli studenti”.