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Scuole chiuse, il Tar boccia il ricorso per la riapertura: "Ancora troppi contagi"

Il giudice poi parla della temporaneità del provvedimento: "La didattica in presenza durerebbe solo pochi giorni prima del Natale"

Un cittadino presenta ricorso contro il Comune di Aversa per l'annullamento dell'ordinanza della sospensione della didattica in presenza nelle scuole normanne ma il Tar ancora una volta dà ragione all'Ente guidato dal sindaco Alfonso Golia. La sezione Quinta del Tar della Campania (presidente Maria Abruzzese) ha rigettato il ricorso visto che "la misura risulta assunta dall’espressa esigenza, di carattere contingibile, di contenere il contagio su scala locale, atteso l’allarmante tasso stimato (1 su 50 abitanti per complessivi 2.166 casi secondo l’ultima verifica, come da documentazione in allegato alla produzione di parte resistente), che non può evidentemente essere stato preso in considerazione né dalle misure statali né da quelle regionali, tarate e mediate su ben diversa, e più ampia, scala territoriale nonché in ragione dell’apicale principio di precauzione invocato nell’attesa di consolidare i risultati dello screening della popolazione scolastica, dei docenti e del personale di supporto, come disposto anche nelle pertinenti Ordinanze regionali". 

Secondo il giudice c'è il "persistente allarmante percentuale di contagio nel territorio di riferimento (1 su 60 abitanti, secondo il provvedimento impugnato), che resta tale anche a considerare il diverso dato invocato da parte ricorrente (1 su 85 abitanti), su una popolazione residente pari a circa 52.000 abitanti". E poi c'è la "temporaneità della misura, che ha già consumato parte dei propri effetti e che è destinata comunque ad esaurirsi saldandosi con la sospensione delle lezioni connesse alle prossime festività natalizie, circostanza, questa, che consente di valutare sicuramente prevalente, sull’interesse a vedersi garantita la fruizione in presenza del servizio scolastico per un limitatissimo periodo di tempo (quantificabile, oramai, per quanto sopra detto, in termini di pochi giorni), l’interesse pubblico a consolidare, per quanto possibile, e proprio sfruttando la prossima obbligata sospensione di tutte le attività scolastiche, il risultato positivo, ancora non affatto rassicurante, di complessiva riduzione del contagio, pure rafforzando, nelle more, il sistema complessivo di tracciamento, il tutto nell’interesse degli stessi utenti e nella prospettiva della effettiva ripresa, a pieno regime e senza ulteriori sospensioni, di tutte le attività scolastiche in presenza".

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