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Confermata la scorta a Velardi: "Continua clima di intimidazione e minaccia"

Il candidato sindaco di Marcianise annuncia la decisione del Consiglio di Stato: "Smantellata ogni tesi negazionista"

"Il Consiglio di Stato ha ribadito che non mi può essere revocata la scorta. I supremi giudici amministrativi hanno confermato la decisione del Tar di qualche mese fa e hanno nuovamente - e duramente - censurato la prefettura di Caserta". Lo ha dichiarato, in una nota attraverso i suoi canali social, Antonello Velardi, ex sindaco di Marcianise ed attualmente candidato nuovamente alla carica di primo cittadino.

"Al Consiglio di Stato si era rivolto il prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, trascinando nella vertenza il ministero dell'Interno - prosegue Velardi - Niente da fare, ieri è stata definitivamente smantellata ogni tesi negazionista: la decisione presa dal prefetto di Caserta è tecnicamente sbagliata. Non mi soffermo sugli aspetti giuridici della decisione. Quello che conta, al dunque, è che i giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto anche loro che la revoca della scorta determini per me un danno grave e irreparabile. In soldoni, persiste una situazione di pericolo che non può essere liquidata o sottovalutata".

Poi prosegue: "la tutela mi era stata assegnata per effetto di minacce legate alla mia attività di sindaco di Marcianise; esse si sono ripetute a più riprese anche all'indomani della mia cessazione dall'incarico e la condizione di pericolo è stata ritenuta persistente dai magistrati dopo che la prefettura aveva deciso in modo completamente opposto. Ho continuato a sentire, continuo a sentire - pesantemente, concretamente, e l'ho già scritto - un clima di fortissima intimidazione e di minaccia (e le minacce, da ex sindaco e da giornalista, ho imparato a riconoscerle bene). Lo denuncio con chiarezza, anche qui, su Fb, a futura memoria, mentre è nel vivo la campagna elettorale in cui sono ricandidato a sindaco di Marcianise. Non ho da commentare il provvedimento del Consiglio di Stato, così come non avevo commentato quello del Tar, perché i provvedimenti della magistratura parlano da soli. Devo semplicemente ringraziare i miei avvocati e tutti coloro che avevano ritenuto inaccettabile il provvedimento di revoca comunicatomi dal prefetto di Caserta, esponendosi pubblicamente: soggetti politici e istituzionali, rappresentanti sindacali dei giornalisti, numerosi comuni cittadini".

La decisione del Consiglio di Stato arriva in piena campagna elettorale ed "ha perciò una serie di significati ulteriori per ciò che è accaduto a Marcianise sia prima, quando una congiura di politicanti affaristi mi ha mandato a casa, sia dopo, quando è arrivato in Comune il commissario straordinario che è il vicario del prefetto di Caserta. Tutti sanno come è stata orientata l'azione politica nei miei confronti, come e chi ha influenzato le candidature per le prossime elezioni. Un vulnus grave per la democrazia. Il valore anche simbolico di questa decisione del Consiglio di Stato va al di là perciò del provvedimento stesso. E chi vive a Marcianise ora, chi vive in provincia di Caserta, sa che cosa vuol dire. Noi stiamo dalla parte giusta. E io sto con voi, ostinatamente a favore dello Stato, quello vero".

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