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Alta tensione tra Articolo Uno e il sindaco indagato: "Deve vergognarsi"

Il coordinatore Pirozzi al vetriolo dopo le accuse di Sagliocco

E’ bagarre politica tra il sindaco di Trentola Ducenta, Andrea Sagliocco, e il coordinatore cittadino di Articolo Uno Michele Pirozzi. Il primo cittadino a CasertaNews ha praticamente snobbato l’intervento del gruppo di Articolo Uno sottolineando “la costituzione forse per l’occasione per attaccarmi”. Pirozzi però non ci sta e passa al contrattacco: “Siamo sul territorio da molto tempo prima di lei”, rivolgendosi al sindaco.

“Apprendiamo che Sagliocco non riconosce, ignora e non consid"era tutti i cittadini alla pari. Soprattutto è strano che il sindaco di un Paese non conosca persone che sono state presenti ed hanno sempre operato nel territorio di Trentola Ducenta”.

E quindi l’affondo: “Forse perché il sindaco non è di Trentola Ducenta”. E quindi Pirozzi e il suo gruppo rispondono alla “grave offesa” di sciacallaggio: “Se Sagliocco avesse operato con trasparenza e piena partecipazione di tutte le forze politiche presenti sul territorio, come più volte sollecitato dal gruppo politico “MdP Articolo Uno – LeU”, nonché dalla sua stessa maggioranza, anziché chiudersi nelle “segrete stanze” con il suo “affidato staff”, a quest’ora, probabilmente, non ci troveremmo nuovamente sotto i riflettori della magistratura con il Primo Cittadino indagato per concussione e abuso d’ufficio unitamente ai “fedelissimi del suo staff”.

Sagliocco poi parlò di questo gruppo politico anche di alcuni “lauti ricompensi stagionali mediante agenzie, che con la mia amministrazione si sono invece interrotti”, e quindi Pirozzi risponde: “Ha voluto offendere la dignità di un lavoratore, che avendo i requisiti di legge, ha prestato la propria opera in favore dell’Ente mediante Agenzia interinale. Il sindaco dovrebbe solamente vergognarsi. Non solo per ciò che con la sua ignoranza, anche in materia di lavoro interinale, ha affermato, ma soprattutto per avere tolto fondi al servizio scuolabus per i bambini, che, di fatto oggi non funziona anche a causa di mancanza di personale qualificato. Il denaro pubblico, ovvero i soldi dei cittadini, il sindaco Sagliocco, insieme al suo staff, ha ritenuto di ‘buttarli’ in “segnature non meglio definibili” che imbrattano la carreggiata di via Larga e traverse limitrofe, per avere avuto l’illuminata idea di adibire tale luogo a Fiera mercato settimanale, senza previo esame della idoneità del sito né delle esigenze degli esercenti, pure esse completamente ignorate. E via Bovaro? Come mai appena pochi giorni dopo il rifacimento era già in dissesto? Tale che ad oggi ivi insiste segnaletica stradale di pericolo? Chiediamo con maggiore forza le dimissioni del sindaco, a causa delle sue incapacità amministrative”.

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