Lo sciopero dei corrieri mette in crisi la pasticceria
Appello del titolare di MaDo Pasticceria: "Abbiamo centinaia di pacchi in consegna che rischiano di non arrivare a destinazione per la Pasqua. Questi scioperi ci stanno portando alla disperazione"
Lo sciopero dei corrieri rischia di mandare sul lastrico attività commerciali che fanno affari proprio attraverso la consegna a domicilio dei propri prodotti. A lanciare il grido d'allarme, subito dopo aver appreso la notizia dello sciopero nazionale degli addetti di Sda, Brt e Gls indetto dal sindacato SiCobas, è Domenico Napoletano, giovane imprenditore di Casapesenna e titolare di 'MaDo Pasticceria': "In una sola giornata rischiamo di perdere i soldi che con grandi sacrifici avevamo guadagnato. Abbiamo centinaia di pacchi in consegna in tutta Italia e in Europa che rischiano di non arrivare a destinazione per la Pasqua. Questi scioperi che arrivano puntualmente a Pasqua e a Natale ci stanno portando alla disperazione: non ne possiamo più".
L’adesione allo sciopero è altissima, con punte del 100% in decine di magazzini e l'intero traffico merci letteralmente paralizzato: da Milano a Bologna, da Brescia a Parma, da Pisa a Piacenza, da Pavia a Firenze, da Roma ad Ascoli, in tutte le principali città e in tutti gli hub le attività sono ferme. E intanto migliaia di aziende vedono ‘morire’ i loro prodotti negli hub in attesa di essere distribuiti ai clienti che, giustamente, attendono tempi certi nelle consegne e soprattutto, in molti casi, non essendo a conoscenza degli scioperi chiedono chiarimenti alle aziende che purtroppo si trovano con le mani legate.
"In questi giorni abbiamo in consegna - afferma Napoletano - migliaia di colombe e uova di Pasqua, che rischiano di non arrivare a destinazione per le feste, con tantissimi bambini e famiglie che non potranno festeggiare con dolcezza questo momento così importante. Puntualmente ci troviamo in balia di questi scioperi che paralizzano l’intero Paese. E’ una vergogna, perché così le piccole e medie aziende vengono penalizzate in maniera davvero drammatica. Siamo stanchi, non ne possiamo più".