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Stop alla raccolta rifiuti, proclamato lo sciopero

I lavoratori sono sul piede di guerra e lamentano soprattutto la condizione di igiene precaria nel cantiere

Ancora una volta il cantiere dei rifiuti di Aversa finisce sotto l'occhio del ciclone. I rapporti infuocati tra la Fiadel Caserta e la Senesi, azienda addetta al servizio di raccolta rifiuti in città, stentano a placarsi. Il sindacato del dirigente provinciale Giovanni Guarino, infatti, è sul piede di guerra e rivendica da mesi il metodo di pagamento dei buoni pasto, l'adeguamento degli scatti di anzianità ed il riconoscimento di diverse indennità.

"Il pagamento delle retribuzioni di ottobre non è altro che fumo negli occhi. E noi non ci caschiamo. Alla problematica delle indennità si è aggiunta anche l’annosa vicenda relativa al luogo di lavoro, che abbiamo già denunciato all’Asl di Caserta e che non siamo più intenzionati a tollerare. E' una situazione vergognosa quella sopportata dai lavoratori che si aggrava alle prime piogge invernali", si legge dalla nota della Fiadel Caserta

"Abbiamo deciso di scioperare il prossimo 2 dicembre - continua il sindacato - anche perché, secondo alcune indiscrezioni, sembrerebbe che la conclusione dell’ennesima proroga concessa alla Senesi dovrebbe concludersi il 30 novembre, per cui, non avendo alcuna informazione utile riguardo la tutela di tutti i livelli occupazioni abbiamo ritenuto necessario intervenire con determinazione. Inoltre nei prossimi giorni saranno promosse nuove azioni di protesta, riproponendo le assemblee sindacali, come quella tenuta venerdì scorso, che ha riscosso grande consenso e partecipazione da parte di molti lavoratori".

"Tuttavia non è da escludersi la possibilità che si possa organizzare una grande manifestazione, sembra giunto il momento di portare i lavoratori in piazza, perché pretendiamo risposte e soluzioni concrete prima che sia troppo tardi per tutti. Non crediamo che i lavoratori del cantiere di igiene urbana di Aversa possano permettersi il lusso di trascinare questa situazione per le lunghe, farebbero inconsapevolmente un gran favore solo a quei pochi intimi che per anni hanno tratto dei benefici personali dalla stessa, trascurando i diritti dei lavoratori e riducendo ad un cumulo di macerie un’azienda, fino a qualche anno fa, leader nel settore rifiuti della nostra provincia", conclude.

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