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Scavi per la fibra ottica sulla pista ciclabile, interrogazione al sindaco

Il documento di Ciontoli: "Monitorare i lavori ed evitare sgorbi stradali"

Scavi della fibra ottica sulla pista ciclabile di Renella e via Verdi a Caserta. Lo ha reso noto il consigliere comunale Antonio Ciontoli che ha chiesto al sindaco Carlo Marino di monitorare i lavori ed evitare che le operazioni di scavo danneggino ulteriormente il già carente asfalto delle strade del Capoluogo.

Ciontoli, nella sua interrogazione, ha ripercorso gli accordi per collocare a Caserta 405 km di cavi di fibra ottica. Un intervento che, almeno nei piani, sarebbe poco invasivo: con lo scavo largo 10 centimetri e profondo tra i 35 ed i 50 centimetri. Dopo l'inserimento dei cavi il solco viene riempito con malta cementizia rosa e successivamente, dopo circa 30 giorni, "livellato" con la posa di asfalto. 

"Visti i precedenti e le gravosissime condizioni dei manti stradali in città e nelle frazioni, nella maggior parte dei casi compromessi dalla esecuzione di opere di sottoservizi non eseguite a regola d’arte - si legge nellinterrogazione di Ciontoli - si richiama l’attenzione del Sindaco affinchè siano fissate norme rigide in base alle quali i lavori in atto porteranno almeno un parziale beneficio, con copertura scavo per una fascia di almeno due metri al fine di controllare dislivelli e stati di pericolosità esistenti".

Da un sopralluogo lo stesso consigliere ha "rilevato in via Verdi ed in piazza Garibaldi alla stazione le prime attività di scavo di 10 centimetri, già coperte con malta cementizia di colore rosa che, però, realizzato sullo spazio della pista ciclabile, contrassegnata con striscia gialla (decisamente scolorita nda), lascia un ulteriore elemento di pregiudizio incombente sulla utenza debole della strada. Per questo motivo, si chiede di monitorare tratto per tratto e di individuare soluzioni di efficienza e non di ulteriore pregiudizio, affinchè i 405 km non abbiano a rappresentare un antiestetico serpentone nero che, attraversa tutta la città, impattando su decoro e immagine, oltre che sulla sicurezza della mobilità. Attivi l’amministrazione, in questo periodo, un ufficio comunale e tecnici che affianchino, nei 18 mesi di lavoro, gli operai della Open Fiber affinchè le operazioni della fibra abbiano ad integrarsi anche con interventi di manutenzione delle strade, del rifacimento fogne, ecc. Evitiamo sgorbi stradali".

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Per Ciontoli "la traccia di 10cm affiancata a buche o ad altre forme di sconnessioni rischia di produrre una alterazione ulteriore e definitiva dei manti stradali. Alla società sia assegnata il riposizionamento della segnaletica orizzontale e verticale che, per effetto dei lavori, sarà compromessa. Si pretenda l’applicazione di metodologie di qualità. Siamo nella città della Reggia e non possiamo tollerare ulteriori leggerezze da parte di ditte che, alla fine, si avvarranno di società subappaltatrici che lavoreranno in funzione delle centinaia di metri quotidiani di fibra posizionata e non della qualità del servizio reso. Il ripristino dei marciapiedi eventualmente interessati dovrà avvenire con gli stessi materiali preesistenti al taglio e per tutto il piano del calpestio. Le quote di calpestio siano preservate per tutta la lunghezza e la larghezza dello scavo. La fresatura e la stesura di nuova pavimentazione sia estesa fino al marciapiede, evitando così di creare trappole visive per i pedoni. Come accaduto in tutta Italia, a titolo di sponsorizzazione, si chieda alla società di asfaltare una o più strade per intero. Rendiamo rapida la connessione della città ma non compromettiamo ulteriormente la vivibilità di un territorio che va custodito in sicurezza, esaltando la bellezza nelle strade della città e delle frazioni", conclude.

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