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Salvini blocca i fondi per lo Sprar. Il centro sociale torna in piazza

Gli attivisti dell'ex Canapificio annunciano la protesta: "Prassi illegittima dal Viminale"

"Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini blocca i finanziamenti per il progetto Sprar di Caserta". E' questa la denuncia che arriva dagli attivisti del Centro Sociale ex Canapificio che annunciano una manifestazione di piazza per venerdì 24 maggio, proprio quando l'associazione avrebbe dovuto prendere possesso (in via provvisoria) di un altro capannone, sempre nel plesso industriale di viale Ellittico, dopo l'accordo con Comune e Regione Campania per la prosecuzione delle attività sociali e di volontariato. 

Insomma dopo il sequestro e lo sbocco trovato con il Municipio e Palazzo Santa Lucia adesso per il Centro Sociale arriva una nuova mannaia. Il Viminale "non sta erogando i finanziamenti previsti al Progetto di accoglienza SPRAR di Caserta, senza alcun motivo e a fronte di nessuna inadempienza progettuale", si legge in una nota dell'Ex Canapificio che ritiene la sospensione sia "una prassi illegittima, un attacco all’intera comunità casertana per la quale il progetto di accoglienza Sprar, nato nel 2007 e in funzione fino al 31 dicembre 2019, rappresenta un concreto esempio di inclusione sociale, riqualificazione del territorio, tutela dei diritti per tutti, italiani ed immigrati".

Il progetto Sprar "è una solida realtà considerata un’eccellenza in tutto il Paese - proseguono - il cui Ente Capofila è il Comune, e che prevede l’accoglienza in città di 200 persone (192 uomini e 8 donne a cura della congregazione delle suore Orsoline “Casa Rut”, ente gestore al pari del Centro Sociale Ex Canapificio). La mancata erogazione dell’ultima tranche del finanziamento del 2018 (circa 660.000 euro) sta provocando una vera crisi economica per tutto il tessuto cittadino. Non ci sono più i fondi per pagare la spesa alimentare, i farmaci, gli affitti dei 23 appartamenti dove vivono le persone in accoglienza, i tirocini alle decine di aziende coinvolte, gli stipendi dei 40 lavoratori del progetto. La decisione del Ministero dell’Interno di non erogare la quota prevista per il 2018 al Comune di Caserta, per un progetto Sprar che fino a prova contraria, è autorizzato fino al 31 dicembre 2019, è illegittima e molto grave".

Sulla vicenda già ci sarebbe l'impegno di alcuni parlamentari per salvare la preziosa progettualità sociale di Caserta: i parlamentari del Movimento 5 stelle Agostino Santillo, Paola Nugnes e Doriana Sarli e il senatore del Pd Franco Mirabelli, il quale ha presentato ieri un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza su una vicenda. Per questo è stata annunciata una manifestazione pubblica per venerdì 24 maggio alle 16 con il corteo che partirà da piazza della Prefettura ed arriverà in viale Ellittico. 

Nello stesso tempo gli attivisti avrebbero dovuto prendere "possesso" di un capannone, in virtù di un incontro istituzionale dello scorso 7 maggio quando la Regione Campania e il Comune di Caserta avevano assunto l'impegno di rendere disponibile entro venerdì 24 maggio, per proseguire le varie attività (lo sportello al reddito, il Piedibus, la scuola di italiano ed informatica, lo sportello per il permesso di soggiorno) che dallo scorso 12 marzo, dopo il sequestro della Procura, vengono svolte in strada. La manifestazione di venerdì 24 maggio terminerà nel capannone provvisorio per una prima simbolica pulizia e riqualificazione.

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