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Policlinico, salta la nuova cessione ed il futuro resta pieno di nubi

Dopo la fine della trattativa col gruppo Cimolai i commissari si sono rimessi al lavoro ma i sindacati chiedono maggiore impegno da parte della Regione

Il futuro del Policlinico di Caserta è sempre più incerto. La cessione al gruppo Cimolai (in crisi economica) è saltata e adesso i commissari, nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico ed impegnati dal 2018 nella gestione del cantiere con scadenza a ottobre, dovranno reperire un altro compratore per cercare di sbloccare la situazione di una struttura i cui lavori sono iniziati 20 anni fa ma che non è stata ancora completata.

Entro la fine del 2022 doveva essere completato il blocco della didattica ma i lavori procedono a rilento. Del resto tra operai e addetti amministrativi ne servirebbero oltre 200 mentre in servizio ce ne sono una trentina. Il problema è che per completare l'opera servono molti soldi e i compratori latitano, anche perché l'investimento non sarebbe quello che si può definire propriamente "un affare". Ad oggi quindi il cantiere resta di proprietà dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e, in minima parte, della Regione Campania.

Una situazione che continua a preoccupare e che vede i sindacati alzare la voce e chiedere l'intervento della Regione Campania affinché si attivi per trovare aziende che possano completare la realizzazione dei lavori e quindi chiudere la gestione commissariale.

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